V iproponiamo un articolo di Maria Grazia di Scala da cui potrete capire quanto risparmieranno ad Ischia con il Comune Unico!
Comune Unico, il dibattito incalza. E i forum, specialmente sui social network, appassionano e dividono. E trova spazio anche un simpatico spot realizzato da Gaetano Amalfitano, nel quale un isolano di ritorno da Viareggio dialoga con un amico tassista sulla questione Comune Unico. Il secondo gli rinfaccia tutti i dubbi-luoghi comuni che condizionano chi è per il no, il primo gli risponde per le rime. Concludendo con lo slogan: “Insieme siamo di meno. E siamo più forti”. Efficace, decisamente. Almeno quanto l’intervento di Maria Grazia Di Scala, capogruppo consiliare di minoranza al Comune di Barano, che non ha mai nascosto la sua posizione favorevole alla fusione e che è intervenuta nel dibattito pubblico spiegando: “Con alcuni amici abbiamo calcolato i costi del Comune Unico confrontandoli con quelli attuali occorrenti per mandare, faticosamente, avanti sei macchine amministrative. Seppure con il giusto margine di approssimazione, i costi annuali sono e sarebbero i seguenti: sei sindaci per 62.471 abitanti costano attualmente €254.670,00 – il sindaco del CU costerebbe €42.445,00; i 96 consiglieri comunali, non “stipendiati”, scenderebbero a 24; gli attuali 36 assessori, che oggi costano €152.380,80 all’anno, diventerebbero 9 e costerebbero €38.095,20, gli attuali 6 segretari comunali oggi costano €720.000,00 circa – il segretario comunale del CU costerebbe €120.000,00 – gli attuali 18 dirigenti oggi costano €1.260.000,00 – i 5 dirigenti occorrenti per il CU costerebbero €350.000,00. Tutto ciò lasciando invariato il numero dei dipendenti comunali (circa 607, calcolati tenendo presenti i numeri dei dipendenti in pianta organica, molti comuni ne hanno di meno).
Spesa totale oggi necessaria: €2.387.050,80 – Spesa occorrente per il CU: €550.540,20. Risparmio totale: € 1.836.510,60. Immaginate quanto si potrebbe fare solo con questa cifra annuale. C’è chi lo ha già proposto come un efficace manifesto a favore del “Sì”.
I conti sono stati effettuati sulla base del numero di abitanti di ognuno dei sei Comuni, a parità di stipendi attuali, e dopo aver assunto informazioni presso gli uffici comunali; nè si tratta di dati nascosti o gonfiati: i compensi dei Sindaci sono stati resi noti sulla stampa locale Comune per Comune; quelli degli assessori me li sono procurati interpellando i competenti uffici, e nemmeno sono un mistero; i consiglieri comunali non vengono retribuiti, e difatti nulla è stato per loro calcolato; gli stipendi di dirigenti e segretari comunali sono sui siti dei Comuni come impone la legge Brunetta. Ho precisato nel mio post che occorreva considerare i dati pubblicati con la giusta approssimazione, essendosi fatto un calcolo di media, e sempre per difetto e non per eccesso, ma le risultanze sono assolutamente attendibili. Il risparmio è un dato oggettivo, e discussioni come questa servono anche per comprendere ed analizzare i dati, non utilizziamole per sputare sentenze apoditticamente!
di Maria Grazia Di Scala