Insieme per Procida, interroga il Sindaco sulle sorti della "Bannock"

Relativamente al progetto riferito ad un centro polifunzionale di tipo museale e formativo da realizzare sulla M/N “Bannock”, che dovrebbe essere trasferita nel porto di Procida, si illustrano le seguenti fasi e considerazioni:

1) “Approvazione progetto per sistemazione nel Porto di Procida della M/N Bannock della Marina Militare per realizzazione di un Centro Polifunzionale e Museo” (delibera n. 289 del 15/7/2003, del sindaco Luigi Muro);
2) “Approvazione progetto esecutivo adeguamento manutentivo e funzionale M/N Bannock” (delibera n. 340 del 30/12/2004, del sindaco Gerardo Lubrano);
3) “Indizione gara per adeguamento manutentivo e funzionale M/N Bannock” (delibera n.90 del 17/3/2005, del sindaco Gerardo Lubrano);
4) Con determina del Responsponsabile dell’ U.T.C n.246/877 del 06/10/2005 si prende atto delle risultanze della gara esperita in due sedute e non aggiudicata e, sentita l’Amministrazione Comunale, si dà mandato ai tecnici incaricati per una revisione generale del progetto per ulteriori adempimenti;
5) “Riapprovazione progetto adeguamento M/N Bannock” con delibera n.265 del 13/10/2005 (del sindaco Gerardo Lubrano) con la quale, prendendo atto della revisione fatta dai tecnici, si decide di indire una nuova gara nei modi di legge di trattativa privata e ahimè non più di licitazione privata;
6) “Lavori di adeguamento manutentivo e funzionale Mn Bannock – Approvazione perizia di variante” (delibera n.3 del 8/1/2008, del sindaco Gerardo Lubrano), con la quale si aggiunge un nuovo costo per delle opere prevedibili sin dall’inizio anche se, al contrario, nel corpo della stessa delibera si menzionano cause impreviste ed imprevedibili; inoltre, nel riferire dell’affidamento a trattativa privata alla ditta “La Rocca Carmen.N. Srl di San Sebastiano al Vesuvio” (contratto del 28/11/2005), si fa riferimento ad un inizio lavori del 20/3/2003 che, verosimilmente non è quello di manutenzione della M/N;
7) La M/N Bannock, in attesa del trasferimento a Procida, è ormeggiata al molo 26 del Porto di Napoli;
8) Con nota del 16/2/2010 la Capitaneria di Porto di Napoli, reiterava innumerevoli ingiunzioni ad istituire “ad horas” apposito servizio di guardiania a bordo della M/N Bannock, avvertendo che in caso di mancata ottemperanza sarebbe stato affidato d’ufficio (Capitaneria di Porto di Napoli) a ditta privata specializzata in danno al Comune;
9) Verificata l’inottemperanza da parte del Comune, con atto della Capitaneria di Napoli dell’ 8/3/2010 notificato al comune il 10/3/2010, veniva affidato il suindicato servizio di guardiania alla Ditta SIOMI srl. ;
10) Da una relazione dell’Ufficio Tecnico Comunale del 14/6/2010 si rileva che “la Cooperativa Sociale Procida Lavoro”, esecutore incaricato del modellamento dei fondali dove avrebbe dovuto ormeggiare la M/N Bannock nel Porto di Procida, ha rilevato la presenza di un substrato roccioso a profondità variabile da 1 a 6 metri che comporterebbe un vero e proprio escavo il cui costo risulterebbe non finanziato e che la Regione non autorizzerebbe;
11) Nella stessa relazione si fa riferimento a oggetti di bordo mancanti non chiarendo se sono stati rubati o trasferiti altrove;
12) In data 15/6/2010 il Responsabile della II Sezione del Comune di Procida propone al Responsabile della I Sezione, Ufficio contenzioso, un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro la Capitaneria di Porto di Napoli per l’affidamento del sevizio di guardiania in danno al Comune;
13) A parere di esperti di diritto della Navigazione, interpellati dal gruppo di Insieme per Procida, risulta obbligatorio il servizio di guardiania, anzi è il minimo previsto per le navi in disarmo, poiché non è dato di lasciare incustodito all’ormeggio alcun natante, pertanto anche il ricorso al Capo dello Stato, non avrebbe alcun esito positivo;
14) Per quanto riguarda la guardiania il costo mensile risulta essere dal mese di marzo 2010 di
€ 11.400,00 per un totale annuo di € 136.800,00 ;
15) Il costo annuale per Assicurazione è di € 15.000,00;
16) Il Ministero non ha ricevuto la rendicontazione dal Comune e non può riconoscergli la liquidazione degli importi dovuti;
17) Relativamente alle apparecchiature e le attrezzature da installare sulla M/N Bannock, dettagliate nel progetto dell’Ing. De Rosa, incaricato dal Comune, si è proceduto ad una gara effettuata nel 2006 ed aggiudicata alla ditta CAMAR di Giugliano;
18) Anche in assenza di definizione del posizionamento della M/N e quindi dell’avvio in esercizio dell’intero progetto, si è proceduto all’ordine di cui alla gara, ma senza consegna a bordo e quindi senza reale installazione; inoltre i prodotti forniti e fittiziamente consegnati, sono stati collaudati nella sede del fornitore ed ivi lasciati in deposito; tra l’altro trattasi prodotti software, ormai obsoleti, che non aveva senso acquistare senza aver acquisito anche l’hardware e, soprattutto, se, già al momento dell’acquisto, non si era certi di un’immediata partenza in esercizio del progetto; pertanto si hanno grossi dubbi sulla validità del collaudo;

Verificato che questa storia ha inizio nel 2003 e che dagli uffici competenti non risultano iniziative volte al completamento di tale progetto per mancanza di indirizzi politici utili allo sblocco dei problemi esistenti

si
Interroga il Sindaco
per conoscere

quali prospettive ci sono per completare il progetto e renderlo finalmente produttivo e, soprattutto, in quali tempi;
se per tale completamento ci sono tutte le autorizzazioni necessarie, come per esempio quelle della Capitaneria per la sistemazione nel Porto di Procida, ed altre…;
quali sono stati i costi fin qui sostenuti; si richiede pertanto un conto economico dell’intero progetto;
se per la gestione futura di tale progetto, dopo la realizzazione, esiste un piano finanziario e quali sono i costi che il Comune dovrà sostenere per il mantenimento di tale Centro Polifunzionale ivi compresa la manutenzione ordinaria e straordinaria;
quali sono i contributi ministeriali fin qui liquidati a favore del Comune;
quali osservazioni il Ministero ha fatto relativamente all’ultima rendicontazione ed al mancato riconoscimento delle spese fatte dal Comune, non avendo liquidato la parte a proprio carico così come previsto dal progetto;
se non sarà accettata la rendicontazione fatta dal Comune, che cosa pensa di fare l’attuale A.C. ;
se oltre i costi di assicurazione e di custodia per mantenere la nave nel porto di Napoli, il Comune ha sostenuto altri costi e quali;
se si intende continuare a sostenere i costi suindicati e per quanti anni ancora;
se le parcelle ai vari tecnici impegnati nel progetto sono state liquidate;
se non si intravedono responsabilità da parte di quei tecnici che hanno progettato il posizionamento in banchina a Procida, risultato alla fine molto oneroso data la consistenza rocciosa dei fondali e quindi la non praticabilità della realizzazione dello stesso progetto;
se si intravedono responsabilità quali azioni l’A.C. intende intraprendere;
se lo studio geologico fatto dalla “Cooperativa Procida lavoro”, non doveva essere un atto propedeutico da parte del progettista;

l’intero progetto è stato il risultato di una decisione avventata, onerosa, con grosse carenze progettuali e con una grossa responsabilità politica delle Amministrazioni dal 2003 ad oggi;
Siccome ci risulta già esperita con esito negativo l’ipotesi di cedere il progetto ad altre realtà scolastiche e comunali, si richiede, nel caso in cui l’Amministrazione intenda abbandonare il progetto e nell’ ipotesi della demolizione della M/N, se il Comune ha redatto un piano finanziario per tale attività, e soprattutto come è regolamentata tale ipotesi dalla convenzione tra Comune ed Istituto Nautico ( Proprietario della M/N).

Gruppo Insieme per Procida
Aniello Scotto di Santolo

Potrebbe interessarti

Procida, Ischia e Capri Mobile – Tre isole in un Click.

Riceviamo e pubblichiamo Le isole del golfo di Napoli sempre  a portata di mano. Questo …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *