di Gennaro Savio
Come ampiamente previsto nelle settimane scorse, a Ischia, sul versante del trasporto pubblico terrestre di sicuro quello che sta per arrivare sarà il Natale più triste degli ultimi trent’anni. Dipendenti che non hanno ancora percepito lo stipendio di ben tre mensilità arretrate e utenti lasciati a terra a causa delle corse che saltano di continuo essendo ormai quasi tutti guasti i pullman presenti nel depositi della EAV mentre da Napoli continuano a non giungere i pezzi di ricambio per ripararli. Con le nostre telecamere siamo stati di notte in quello che possiamo definire il cimitero dei pullman della EAV e di cui funzionano solo il dieci per cento.
I lavoratori attendono all’addiaccio, spesso invano, che giunga un bus che possa permettergli di effettuare la corsa stabilita. Tanti gli striscioni esposti sui cancelli che denunciano il loro dramma sociale. “Ridate dignità al nostro lavoro”, “Riparate i bus”, “Basta con le chiacchiere, vogliamo i fatti”, “Politici e Sindacati, dove siete?”, recitano alcuni degli slogan. E pensare che a Ischia sino a qualche mese fa l’organizzazione del trasporto pubblico terrestre rappresentava un fiore all’occhiello per l’isola Verde. Ecco perché rattrista il cuore vedere pullman quasi nuovi che non vengono riparati, corse saltate e utenti che spesso sulle fermate attendono inutilmente per ore l’arrivo del bus.
Lo sfascio dell’Eav Bus e il conseguente dramma sociale dei lavoratori ischitani è la fotografia fedele di un’Italia che va a rotoli a causa delle vergognose responsabilità dei governanti di centro, centrodestra e centrosinistra a tutti i livelli istituzionali. E mentre a Roma il governo Monti sostenuto da Berlusconi, Bersani, Fini e Casini continua ad impoverire il popolo italiano con manovre economiche di autentica macelleria sociale, i rappresentati politici locali che siedono nelle istituzioni che contano come il Sindaco di Ischia e consigliere provinciale del PD Giosi Ferrandino e il consigliere provinciale e regionale del PDL nonché Presidente della IV Commissione trasporti Domenico De Siano, oltre a dimostrare palesemente di non contare nulla all’interno dei loro rispettivi partiti, continuano a cercare di nascondere le proprie responsabilità politiche con un silenzio assordante e al tempo stesso inaccettabile: che vergogna!!!