PROCIDA – Dal giornale “Il Confronto” dell’indomito amico Elio Notarbartolo riprendiamo, dalla pagia Fb, un post molto interessante che riguarda l’Abbazia di San Michele Arcangelo ed il crescente stato di pericolo in cui versa. “E’ sotto gli occhi di tutti il monastero crollato, alle spalle di S. Margherita Nuova a terra Murata.Fu causato da un assesto verso il basso del roccione tufaceo su cui fu costruito.
Se guardate con attenzione la foto del costone, notate che alla base dei ruderi del monastero ,cè una profonda grotta che si formò nel corso dei secoli XVI e XVII nel masso tufaceo.
Se guardate il costone anche sotto l’abbazia, potrete vedere un altro profondo incavo alla base del costone che lo regge.
Non basta!
C’è una larga e profonda lesione che attraversa , da cima fin quasi a mare ,il tufo che sorregge la preziosa abbazia dedicata a S. Michele.
Il Genio Civile, già nel 1996, approntò un progetto di consolidamento che costava circa 4 miliardi di lire per eseguire il lavoro necessario. Non se ne fece niente perchè Sovrintendenza e Regione dissero che mancavano i soldi.
Sono passati oltre 20 anni e il pericolo cresce.
Se non si può arrivare a quella cifra anche oggi, almeno chiedete una gettata di scogli che impediscano o ritardino l’erosione del più nobile costone di Procida.
Se le Autorità esterne a Procida hanno dimenticato, che le autorità cittadine riprendano ad agitare il problema!”
