Quante italiane hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo con il proprio partner?
Quali sono le pratiche o le posizioni sessuali che possono agevolare maggiormente il raggiungimento del piacere? Qual è l’impatto di queste difficoltà sulla vita di coppia?
Le italiane soffrono di più rispetto alle donne di paesi analoghi in Europa (es. Spagna, Francia) o Nord America (Stati Uniti, Canada)?
In occasione della “Giornata mondiale dell’orgasmo” organizzata il 21 dicembre, il sito di webcam CAM4 ha chiesto a Ifop di condurre un sondaggio su larga scala su un campione di 8.000 donne per fare il punto su una questione – i freni e le fonti del piacere femminile – ampiamente trascurata dai grandi sondaggi sulla sessualità, nonostante essa rappresenti una delle questioni fondamentali della sessuologia contemporanea.
A partire dall’esplosione dell’AIDS, la diffusione di una visione epidemiologica delle pratiche sessuali non ha certamente favorito la valutazione dell’efficacia dei comportamenti sessuali visti secondo una prospettiva che pur tuttavia costituisce uno degli obiettivi portanti della sessualità umana: la ricerca del piacere e il raggiungimento dell’orgasmo.
Questo studio, ricco di sorprese e insegnamenti, è stato condotto in Italia, coinvolgendo un campione di un migliaio di donne italiane, per mettere in luce le difficoltà incontrate dalle donne nel raggiungere l’orgasmo, i diversi modi per raggiungere il piacere ma anche le fantasie delle donne, in particolare sul web.
Leggi il comunicato stampa integrale;
– la presentazione dei dati raccolti ed elaborati dell’Istituto IFOP;
– una infografica che li sintetizza in modo visivo.
Tante donne, purtroppo,
non riescono ad avere un orgasmo neppure da sole: sono completamente
anorgasmiche da sempre!
In tali casi chi sceglie una terapia sessuologica comportamentale ha, in
generale,se non ci sono seri problemi associati (cmq da valutare) i migliori
successi terapeutici.Solitamente er sempre. La stimolazione clitoridea è la
modalità più utilizzata e anche più efficace, in linea generale. Infatti le
maggiori innervazioni che procurano piacere con stimolazione prolungata si
trovano proprio a livello clitorideo. Ogni donna che ben conosce la sua
anatomia sa come stimolarsi per raggiungere piacere e sa anche come il proprio
partner potrà aiutarla.
Raggiungere poi l’orgasmo con il partner (anche occasionale)
in qualsivoglia modalità (anche con la penetrazione) richiede di norma – se da
sole diventa difficile – un percorso psicoeducazionale (a volte terapeutico) di
coppia (in tante situazioni particolari, anche individuale) sempre comunque mirato, cioè confezionato “su misura”, personalizzato , alla persona anorgasmica,
ovviamente sempre dopo attenta valutazione sessuologica per capire i motivi per
cui non si riesce a raggiungere l’orgasmo assieme al proprio partner. I motivi
infatti (diversi da donna a donna) vanno ricavati dalla storia personale,
psicologica e dalle esperienze sessuali riferite. Si tratta di capire che cosa
realmente blocca il raggiungimento del massimo piacere. In definitiva se
malauguratamente non si riesce da sole allora, giocoforza, conviene rivolgersi
ad un serio professionista: solitamente sessuologo clinico preferibilmente con
specializzazione anche psicoterapia. In alternativa al sessuologo tante donne
hanno trovato utile anche il “percorso di auto aiuto guidato”
presentato concretamente nel Manuale pratico del benessere delle edizioni
ipertesto, patrocinato dall’UNESCO
l’esercizio sessuale è collegato alla disponibilità fisica ma, anche mentale, verso il proprio patner che, se culturalmente di molto inferiore alla sua compagna, influirà in modo negativo, alla riuscita ed al successo dell’incontro amoroso .
In genere si utilizzano espedienti che non stabiliscono tra gli amanti alcuna complicità; il linguaggio sboccato in alcuni casi ulteriormente danneggia ogni confidenza, finendo per ostacolare l’amplesso o renderlo fasullo .
Con l’avvento di timori di tipo sanitario, e con la scarsa igiene adoperata da alcuni maschi più che da femmine, l’opera diventa quasi impossibile, specialmente se, il compagno di turno risulta poco disponibile a ” perdere tempo prezioso ” in preliminari proibiti dalla morale comune o dalle situazioni irregolari di chi è già impegnato altrove !
Il sesso non va a braccetto con i pregiudizi, anche se motivati, ed è difficile in tal contesto soddisfare una donna che non sia la propria e fidata compagna abituale .
Per le donne il tutto diventa anche più complicato per che, nel nostro paese sussistono prevenzioni di tipo educativo e religiose che, si frappongono ad ogni altra pratica .
Ergo, bisognerebbe ricominciare daccapo ma con innovativa premessa….
cultura di base e molta..molta..elasticità…di tipo fisico e…mentale !
forse è il caso di chiedere a Tiresia come stanno le cose?…………………..