Mancano pochi mesi alla fine di questo quinquennio che ha visto il gruppo de “La Svolta” tra i banchi dell’opposizione. Per fare un punto sullo stato dell’arte e su possibili sviluppi futuri, ci siamo intrattenuti a parlare con uno dei cofondatori e storico personaggio della destra procidana, Salvatore Costagliola.
Facendo un passo indietro al 2010 rifaresti la lista? Come andò realmente la trattativa con Aniello Scotto di Santolo?
Rifarei la lista, certo che si. Non è stato uno “sfizio” neanche una sfida, ho voluto dare la possibilità a nuove leve per avviare una nuova classe politica, dell’esito non deludente, ma ha prevalso la cultura marinaia: 100 mila al mese senza mugugno e 80 con il mugugno. L’approccio di Aniello Scotto non fu dei migliore in quanto fui invitato a cose già fatte. Noi, con una proposta politica lineare, chiedemmo di azzerare tutto, ricomporre la lista con sette dei candidati della lista “La Svolta”, rimettere in discussione chi doveva essere il candidato a sindaco (facendomi da parte e accettando qualsiasi altro nome), sostituire i simboli della lista. In ultimo, anche per un fatto di dignità personale e di tutta la lista, chiesi per Cascone, in caso di vittoria, il ruolo di vicesindaco. Per la verità anche “Procida Prima“ ci offrì la carica di vicesindaco.
Come consideri il lavoro del tuo rappresentante, l’avv. Mariano Cascone, in questi anni?
Non sta a me dare un giudizio, sono di parte, per chi veramente vuole sapere, basta leggersi i documenti: atti deliberativi, interrogazioni, interpellanze, proposte (alcune votate da tutti) altre solo dalla stessa maggioranza. Colgo l’occasione di elogiare Cascone e tutti i candidati
Sull’amministrazione già ti sei espresso in altre occasioni ma: qual è “l’approdo” pensiero sulla riapertura dell’ex carcere e di Vivara?
Per Vivara ho qualche riserva perché, fino a prova contraria, parliamo di una proprietà privata e non pubblica. Detto questo, ho sempre sperato che potesse dare visibilità al territorio non solo per essere una delle “Macchie Verdi” (protetta) del mediterraneo, e sito archeologico, ma anche per essere il “valanzino” (una volta questo termine veniva usato all’asinello più piccolo che veniva affiancato a quello grande per tirare il carro in salita) di un supporto economico. L’operazione Carcere, invece, non è stata condivisa da “La Svolta” perché significa mettere sulla groppa dei procidani ulteriori oneri. Spero di sbagliarmi e che un giorno, se ci sarà, darà frutti al paese ma, se il buon giorno si vede dal mattino, per il momento per uno sfizio dovuto alla megalomania del Sindaco Capezzuto, abbiamo speso già 80 mila euro. Per lo più si è corso il rischio che qualche incidentato sporgesse denuncia, sommando per i cittadini oltre il danno anche la beffa.
Come vedi le primarie del centrosinistra per esprimere il candidato a Sindaco?
Le primarie? Non le condivido nel metodo perché distrugge i partiti. Non sta certo a me esprimere il candidato a sindaco della sinistra, ma credo che oggi questa si identifichi in Dino Ambrosino, che almeno fa politica e non abbandona il C.C. come è accaduto tra i suoi ranghi, poi bisogna vedere.
Quale, a tuo modo di vedere, il futuro del centrodestra, o di quello che è stato il centrodestra?
Dopo circa quarantaquattro anni di militanza politica, per me, non esiste più sinistra, centro, destra, (forse non è mai esistita) e i fatti sono talmente evidenti che anche i ciechi e i sordi riescono a sentire e vedere. I partiti si sono divisi questo ha determinato, una babele. Oggi non c’è più timone politico, quindi non si può più pensare che la politica nazionale possa essere determinante nei Comuni, ci sono i leader che riescono a mantenere una parte “del carico” unito, e sono i passionari della politica. Qui ne abbiamo uno ed è Luigi Muro, non ne vedo altri in quest’area ideologica. Il futuro della politica? Non sono veggente. Procida ha vocazione di centrodestra e credo, anche se si perdono pezzi strada facendo, che non sarà determinante per la sua continuità, perché ha una leadership credibile.
Per quanto riguarda i 5 Stelle pensi possano essere la sorpresa delle prossime elezioni?
Non credo; prima ho parlato di leadership, e un leader non s’inventa dalla sera al mattino. Grillo lo è, ma è un personaggio pubblico da circa 40 anni, ha trovato la strada spianata, raccogliendo opinionisti, e scontenti di destra, centro e sinistra. Procida potrà esprimere dei rappresentanti in seno al Consiglio Comunale, sempre che facciano la lista. Collocarsi in altri raggruppamenti credo non avrà senso, la credibilità dei grillini si base sulla non appartenere alla vecchia politica.
Ritieni ci siano i margini per una quarta lista e, in caso affermativo, chi potrebbe guidarla? Ho paura di essere offensivo, o che qualcuno mi dia del fazioso, mi limito a ribadire; l’epoca dei partiti è finita, i soggetti che fanno politica cercano sicurezza, le new entry altrettanto. La lista la potrebbe fare il M5Stelle, e Forza Italia, ma stando a certe dichiarazioni lette sui blog locali, il baluardo forzista ha scritto che è passato con il centro sinistra e rifacendomi a una storia che ho fatto mia, in tutti i sensi: O’VER PUORC A MET TORN.