aromia2
aromia2

Un nuovo killer si avvicina alle nostre piante: è l’Aromia

aromia2Dopo il punteruolo rosso arriva dall’estremo Oriente (Cina e Corea prima di tutto) un nuovo pericoloso insetto l’Aromia Bungij: un piccolo e silenzioso killer che attacca i frutteti.
La presenza dell’insetto conosciuto come «cerambicide dal collo rosso» a seguito di accertamenti è stato riscontrato, sia in aziende agricole che in giardini privati, nei quartieri napoletani di Fuorigrotta, Pianura, Soccavo e Chiaiano e nei comuni di Pozzuoli, Quarto, Marano e Monte di Procida esclusivamente su piante di susine, albicocche, ciliegie e pesche.

Un concreto pericolo, quindi, per la produzione delle frutticoltura campana, dalle pregiate ciliegie della Recca alle pesche e alle susine. «I nostri uffici regionali – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Daniela Nugnes – e in particolare i tecnici del servizio fitosanitario, stanno compiendo un’intensa opera di controllo su tutto il territorio regionale per limitare l’espansione del cerambicide delle drupace Aromia Bungij, che ad oggi è segnalato solo in una ristretta area del napoletano dove la frutticoltura è esercitata in maniera non professionale o in aree urbane o di campagna dove sono presenti piante potenzialmente suscettibili di attacco. Per fronteggiare il problema – continua l’assessore – si sta provvedendo contemporaneamente su più fronti: controlli nelle aziende vivaistiche per evitare che piante infestate possono raggiungere nuove aree; controlli sul territorio per identificare nuovi focolai e bloccarli attraverso l’estirpazione delle piante infestate e la loro distruzione. Ad oggi sono stati monitorati 331 siti di cui 66 risultati positivi».

Insomma una task force per fronteggiare l’emergenza. «Dopo la prima segnalazione nel comune di Napoli nella zona degli Astroni, si è provveduto a monitorare tutta la provincia di Napoli e ad imporre l’abbattimento e la distruzione di 563 piante risultate infestate. Si tratta esclusivamente di piante di susino, albicocco e ciliegio ubicate tra Napoli, Pozzuoli, Marano di Napoli, Quarto e Monte di Procida – spiega l’assessore Nugnes -. Operazioni in gran parte realizzate grazie all’innovativo servizio di pronto intervento fitosanitario: le operazioni di abbattimento in questi casi sono a carico dei gestori o dei proprietari dei fondi. La Regione ha messo in campo una squadra specializzata per effettuare in proprio la distruzione delle piante infestate».

Si tratta del protocollo d’intesa «Urcofi» – Unità Regionale Coordinamento Fitosanitario, cui fanno parte il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, l’Istituto per la protezione delle Piante del Cnr e il Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura). Mercoledì e giovedì si svolgerà in Campania un’audizione da parte del Food and Veterinary Office della Commissione Europea per verificare in che modo in Campania si sta contrastando la diffusione del cerambicide.

L’ispezione fa parte di una visita più ampia in tutta Italia per l’accertamento dello stato anche di altri focolai del tarlo asiatico (Anoplophora spp.), altro cerambicide molto pericoloso non presente però in Campania, almeno per il momento.

da Il Mattino
Pasquale Guardascione

2 commenti

  1. Giancarlo Di Marco

    la foto mostra l’ insetto sbagliato, Aromia Bungij ha forme molto simili ma di colore nero con una fascia rossa tra dorso e testa:

    http://www.agricoltura.regione.campania.it/difesa/aromia.html

  2. Giancarlo Di Marco

    grazie per il cambio di immagine

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *