Il Procidano notizie e novità da Procida 
lo riferisce il velino – La protesta degli addetti al porto è cominciata sabato scorso e si sta manifestando come sciopero biancoNAPOLI – Lavoratori in agitazione al porto di Procida «per il taglio» deciso dall’amministratore delegato Massimo Marra Marcozzi nello scorso mese di agosto. «Abbiamo dato mandato ad un avvocato per rivendicare i nostri diritti», ha spiegato al Velino il direttore del Marina di Procida, Michele Scotto. La protesta degli addetti al porto (nove ormeggiatori, un nostromo, un responsabile commerciale, un addetto al front office), cominciata sabato scorso, si sta manifestando come sciopero bianco: le attività non sono state bloccate, ma solo rallentate «in modo da non gravare sui nostri clienti, il cui numero è raddoppiato rispetto all’inverno 2008».
Scotto ha ricostruito la querelle sin dall’inizio: «Nel 2004 è nato il Marina di Procida, con le prime assunzioni tra cui la mia – ha ricordato il direttore del Marina -. Ad inizio 2008, dopo ripetute richieste al precedente amministratore Renato Marconi da parte
di tutto il personale, abbiamo avuto un premio di produttività di 120 euro mensili, importanti per chi guadagna mille euro. Ma, dopo la nomina a fine luglio 2009 del nuovo amministratore Massimo Marra Marcozzi, senza neanche che essere riuscito a rendergli noto il mio piano di lavoro e senza preavviso, abbiamo saputo della cancellazione
del premio di produttività».
Da quel momento, è cominciato il disagio del personale: nelle ultime ore, la rottura definitiva con il Consiglio di amministrazione del porto. «Ecco perché abbiamo deciso di affidare un mandato collettivo ad un legale che chiederà l’adeguamento dei livelli
secondo quanto stabilito dalla legge», ha concluso Scotto a testimonianza che non ci sono margini di trattativa o dialogo con la società partecipata da Italia Navigando, a sua volta emanazione di Invitalia.
