Aliscafo della Caremar in partenza dal Molo Beverello di Napoli, diretto a Procida e Ischia, lascia sette procidani a terra perché pieno, il consigliere comunale Fabrizio Borgogna denuncia: “Il comandante dell’unità di linea, alla richiesta di spiegazioni, mi ha strattonato e aggredito”. Sulla vicenda viene aperta un’indagine da parte della capitaneria di porto, dopo la denuncia presentata dal consigliere, tra l’altro oggetto di una vile aggressione in quanto affetto da un grave problema di salute, con una grave difficoltà motoria, reduce da un delicato intervento in Francia. Davvero inquietante quanto accaduto ieri sul porto napoletano, dove un gruppo di procidani giunto alla biglietteria della Caremar per acquistare il tagliando per la corsa delle 13.10 per Ischia, via Procida, si sente rispondere che i biglietti sono esauriti.
Gravissimo: la Regione Campania continua a disinteressarsi dei problemi degli isolani e si ostina a lasciare le isole del Golfo in balia delle compagnie di navigazione, non obbligando queste a conservare un minimo di tagliandi per i residenti. Sette procidani, per nulla intenzionati a rimanere a terra, si recano sulla passerella dell’aliscafo con l’obiettivo di chiedere al comandante e al personale di bordo se veramente i posti sono esauriti e in tal caso di poter fare un’eccezione almeno per le persone anziane e ammalate. Niente da fare. A un certo punto due dei sette procidani riescono ad imbarcarsi senza biglietto.
Inspiegabilmente. Gli animi si surriscaldano. Tra gli isolani lasciati a terra c’è anche Fabrizio Borgogna, consigliere comunale di Procida, con una grave difficoltà motoria, reduce da un delicato intervento in Francia (il terzo in pochi anni per un tumore a una caviglia). Borgogna cerca una mediazione, chiede di poter essere ricevuto dal comandante per perorare la causa dei procidani rimasti a terra. Sale a bordo ma è qui che succede l’irreparabile.
Nell’esposto-denuncia successivamente formalizzato alla sezione di polizia giudiziaria della capitaneria di Napoli, Borgogna riferisce: “Il comandante sceso dalla cabina di comando mi ha strattonato afferrandomi per un braccio e con forza mi ha condotto all’uscita, strappandomi anche un braccialetto, senza che avessi detto neanche una parola”. Il consigliere inoltre racconta: “Al comandante ho spiegato che avrebbe dovuto dare la precedenza agli anziani, ai malati in genere, donne gravide o con bambini. Lui con veemenza mi ha strattonato una seconda volta, nonostante un passeggero presente lo avesse invitato alle buone maniere mettendo in risalto che io sono invalido, indicando anche il mio piede destro fasciato e l’evidente cicatrice. Alla fine mi sono convinto a scendere e l’aliscafo è partito regolarmente”. Indagini sono in corso per appurare se l’aliscafo era realmente al massimo della capienza. La vicenda non può e non deve finire qui. Al consigliere Borgogna sono pervenuti numerosi attestati di solidarietà per l’accaduto.
Fonte: IschiaBlog