comportamento a rischio adolescenti
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Procida: In aumento i comportamenti a rischio negli adolescenti

comportamento a rischio adolescenti di Michele Romano

PROCIDA – Sono lieto, finalmente, di annunciare che qualche botte di vino pregiato è uscito dai luoghi troppo spesso opachi, dei servizi socio – sanitari procidani. Tali sentimenti scaturiscono dalla pubblicazione della raccolta di esperienze di operatori dell’Azienda Sanitaria Locale Na2Nord, intitolata “Spazio per adolescenti”. In tale contesto viene presentato il progetto “Prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti”, promosso dalla ASL Na2Nord presso la sede del Consultorio Familiare (U.O.M.I.) di Procida guidato in modo egregio dalla dott.ssa Carmela Aiardo Esposito, responsabile del Distretto Sanitario 36 Ischia e Procida, realizzato dall’assistente sociale Maria di Scala e dalla psicologa, psicoterapeuta Andreina Maisto. Ebbene bisogna partire dal dato che da tempo, il consultorio locale era carente di figure professionali qualificate ed inerenti una problematica come quella adolescenziale. E, in tal senso, l’ottimo lavoro svolto e che, per fortuna, continua, ha portato alla ribalta l’acuta criticità dentro cui si esplica il vissuto quotidiano adolescenziale e l’intero mondo giovanile, in cui emerge una preoccupante presenza di disagi e di devianza dovuta, in modo rilevante, ad una disgregazione comunitaria e familiare. Così le suddette operatrici si sono trovate davanti ad un aumento di sostanze stupefacenti e di alcolici, alla diffusione di nuove droghe, nella fase adolescenziale, ad una amplificazione della ludopatia negli adulti. Tali fenomeni, come concause, hanno prodotto pressanti e drammatiche richieste d’aiuto nell’ambito di disturbi nell’area affettiva, pregnante di ansia e di paura indotte, in particolar modo, dentro situazioni di disgregazione familiare tanto da far emergere l’impellente bisogno di attendere l’arrivo di chi si assume il ruolo di mediatore e mediatrice familiare.

Questa pubblicazione, spero ardentemente che faccia uscire dal letargo le istituzioni, le agenzie educative, sia laiche che religiose, l’intera collettività, costruendo una vitale e solidale sinergia d’insieme così da aggredire, con determinata responsabilità, tutte le sfaccettature dell’insidioso e violento iter patologico incuneatosi nella “polis micaelica” che rischia di condurre alla deflagrazione della nostra ragion d’essere una comunità. In alternativa non ci resta il titolo di coda: Questi Fantasmi!, utilizzando l’espressione di uno dei capolavori del grande Eduardo De Filippo.

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Un commento

  1. Come educatrice di scolaresche dell’età evolutiva,
    ho potuto constatare e di persona, fenomeni come quelli descritti
    nel vostro articolo; dedicato al disgregarsi dei valori
    ed ai malvagi conseguenti atteggiamenti adolescenziali …
    assunti in certi contesti aggregativi …
    La mancanza o l’insufficiente sorveglianza, giocava e gioca ancor’oggi
    un ruolo determinante in certe aree dove, la noncuranza
    rappresenta prerogativa pseudo-libertaria
    in contesti pseudo-intellettuali da quattro soldi !!
    Lo ero prima da allieva lo sono stata dopo da docente…
    incredula e diffidente …in proposito
    verso l’ostentazione di iniziative provocatorie…
    il fumo…la droga…l’amore libero… passi che precedevano
    ogni cosi detta ” contestazione globale ”
    che a sua volta precedeva ogni scrupolo relativo…
    per ogni assoluta e dissoluta causa !!
    Si poteva studiare di meno…e divertirsi di più … tanto paga papà !!

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