PROCIDA – ASSOUTENTI ha impugnato la Delibera G.R. n°1/2016 con la quale la Regione aveva deciso la rinuncia al ricorso presentato al Consiglio di Stato contro la Sentenza del TAR Campania che il 29 dicembre 2014 aveva bloccato le gare per l’assegnazione dei Servizi Minimi non effettuati dalla Caremar.
“Come avevamo già detto, la rinuncia a quel ricorso operata dall’Amm.ne De Luca, era una scelta a favore degli armatori privati che operano del golfo di Napoli e che intendono continuare a farlo senza sottoscrivere alcun contratto. Come avvenuto finora, intendono operare solo con una concessione senza clausole onerose: se non ritengono di effettuar una corsa per mancanza di convenienza economica vogliono avere le mani libere per non farla, nessuna penale e nessun rischio di perdere la concessione, con la risoluzione del contratto.
I legali di ASSOUTENTI hanno posto in evidenza l’ illogicità della scelta operata dalla Regione che, nel presentare il ricorso al Consiglio di Stato, aveva evidenziato come il “fallimento del libero mercato” era stato rilevato sia dalla propria istruttoria, ricca di segnalazioni di disservizi da parte dell’Utenza, che dal provvedimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM), che ha scoperto – con il contributo della Guardia di Finanza– l’esistenza di un accordo tra i Vettori del golfo che ha provocato la restrizione del libero mercato in violazione delle norme sulla concorrenza, ed ha irrorato la pesante sanzione di ben 14 milioni di €uro, poi annullata dal TAR Lazio su ricorso degli armatori ed oggi in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato invocato dalla stessa AGCM che ha impugnato il giudicato del TAR Lazio.
Ebbene, in un simile contesto, la Regione a guida De Luca il 12 gennaio 2016 effettua una “conversione” degna di una ballerina che esegue una piroetta e nella Delibera n°1/2016, affermando di “aver operato nuove valutazioni strategiche per il migliore contemperamento degli interessi in gioco e per conseguire un’efficienza economica nella gestione dei servizi pubblici”, rinuncia al ricorso pendente dinanzi al Consiglio di Stato ed in discussione il 21 gennaio successivo. Di fatto rinuncia ad effettuare le procedure di gara per assegnare i Servizi Minimi non effettuati da Caremar, per “verificare la possibilità di garantire le esigenze di continuità territoriale con il libero dipanarsi dei meccanismi concorrenziali” di quel “libero mercato” esistente nel golfo!
Altro aspetto importante del ricorso di ASSOUTENTI è l’incompetenza della Regione a decidere autonomamente sul processo di pianificazione del trasporto marittimo del golfo di Napoli. Il ricorso, come abbiamo anche evidenziato al Sindaco de Magistris non due note inviategli sull’argomento, evidenzia come detti servizi, con la nascita della Città Metropolitana, comprendente anche i comuni delle isole, costituiscono Trasporto pubblico Locale della stessa Città Metropolitana, dunque di competenza di tale entità e non più della Regione che, di fatto non l’ha nemmeno consultata. Con l’occasione viene chiesto ai Giudici Amministrativi di interessare la Commissione Europea per definire, stante tale particolarità dei servizi di trasporto del golfo di Napoli, se essi siano esentati dal rispetto del Regolamento CE sul cabotaggio marittimo. Quest’ultimo aspetto, ove l’interpretazione della C.E. fosse di esenzione, risolverebbe molti dei problemi dovuti all’applicazione del regolamento sul cabotaggio.
I legali, infine, ci hanno rappresentato che ASSOUTENTI intende affiancare l’AGCM nel ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza TAR Lazio che ha banalizzato la lunghissima indagine sui servizi di trasporto nel golfo di Napoli e che ha portato alla luce accordi tra gli armatori per non farsi concorrenza e costretto le popolazioni del golfo ad usufruire di un servizio con unità obsolete, senza alcuna reale miglioria da circa venti anni”.