1. Le feste sono un momento di gioia per tutti. Ma ogni evento ha uno stile, un target, delle regole. Differenziare il pubblico di un evento può spesso essere una pratica virtuosa, così come, a seconda del target, stabilire orari certi di inizio e fine.
2. Preservare l’incolumità dei partecipanti garantisce tutti. Il rispetto delle norme di sicurezza, ma anche l’attenzione al comportamento dei partecipanti conferiscono credibilità all’organizzatore. Prevenire episodi violenti, interrompere la somministrazione di alcoolici se si verifica che chi lo chiede sia già in stato eccessivamente alterato, fermare all’ingresso chi si mostra ubriaco o sotto effetto di sostanze che ne condizionano la normale vita relazionale, renderà la festa un luogo sicuro, fornendo anche ai presenti un senso di protezione.
3. Il prima e il dopo festa vanno gestiti come momenti connessi alla festa stessa. Il modo di raggiungere il luogo dell’appuntamento, la ressa nei punti di ingresso, l’uscita disordinata, il parcheggio dei mezzi, le tensioni e gli attriti che si possono verificare, la valutazione di chi è in grado di mettersi alla guida, vanno intese come fasi della festa e, in quanto tali, organizzate, controllate e gestite. Una buona prassi è quella di comunicare alle forze dell’ordine l’evento e, con queste, approntare adeguate misure di controllo.
4. L‘uso smodato di alcool, così come l’abuso, sono comportamenti che compromettono la sicurezza e il benessere di tutti. Vi sono norme chiare, in merito. Ma al di là di queste, il buon senso deve essere una guida insostituibile. I minori di non possono bere. Un minore ubriaco è, oltre che sbagliato, un problema. Chi ha già bevuto abbastanza, non ha bisogno di bere ancora per stare male o fare stare male gli altri. L’alcool non può essere l’attrattore principale di nessun evento. Ubriachi non si deve guidare, ma spesso chi lo è non è in grado di comprenderlo, va inibito.
5. Esiste un insieme di norme che tutelano il sano divertimento e inibiscono comportamenti insani; conoscerle è un pre-requisito per chiunque voglia occuparsi della realizzazione di eventi. Troverai sulla nostra pagina facebook un rimando alla normativa più importante in materia.
6. Una festa, specie se organizzata in un luogo pubblico, è una festa a casa tua. Il vandalismo, il teppismo, l’abbandono di rifiuti per strada, è un comportamento illegale e punito dalla legge. L’organizzatore è indirettamente responsabile di tali comportamenti.
7. Tornare a casa in sicurezza, dopo una bella serata di divertimento, è il modo migliore di rientrare. Laddove possibile, vanno incentivate le collaborazioni con gestori di mezzi di trasporto pubblici e/o a disposizione dell’ente locale per garantire rientri ordinati e sicuri.
8. Più volume non vuol dire più divertimento. Bisogna che l’organizzatore sia attento a tarare i volumi e renderli adatti alla forma di intrattenimento proposti. Un volume spropositato può fare danni all’udito dei partecipanti e dare noia a chi non partecipa alla festa ma vuole che sia preservata la propria libertà. Chiaramente, la libertà di chi si diverte ha lo stesso valore di chi non partecipa.
9. L‘informazione ci rende liberi. All’atto di una presentazione di un evento, tramite un manifesto, una locandina, un post o un twit, non va trascurata l’importanza di dare informazioni esaustive ed accurate: che tipo di evento è? A chi è rivolto? A che ora inizia/finisce? Ci sono modalità alternative di trasporto per raggiungere / lasciare il luogo dell’evento? ECC… Sapendo queste cose, tutti saranno liberi di decidere se l’evento è adatto a se stesso, ai propri figli, a entrambi.
10. Siate creativi. Siate sobri!
Guglielmo Taliercio