Da lunedì 3 settembre è scattato il fermo biologico per mar Ionio, Tirreno e Mar Ligure che durerà trenta giorni. L’arresto temporaneo obbligatorio della pesca terminerà il 2 ottobre; dovranno osservarlo le unità da pesca immatricolate nei compartimenti marittimi della Calabria, Campania, Lazio, Toscana e Liguria sino ad Imperia.
Come ormai avviene da diversi anni, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha disposto, con decreto firmato dal ministro, Mario Catania, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 luglio 2012, il fermo obbligatorio per 30 giorni consecutivi. Il fermo riguarda tutte le unità abilitate ai sistemi di pesca a strascico e volante «al fine di rafforzare – si legge nel decreto – la tutela della risorsa e garantire un migliore equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca, attraverso la previsione di un periodo di arresto temporaneo, diversamente articolato per aree in conformità a quanto previsto dai citati Piani di gestione». Peraltro, durante il periodo di fermo «è fatto divieto – recita il decreto – di esercitare l’attività di pesca nelle acque del compartimento in cui si attua la misura anche alle navi da pesca provenienti da altri compartimenti abilitate ai sistemi di pesca interessati».