“RIFORMISTI PER PROCIDA”
la Procida che ce la può fare
COMUNICATO
Questa sera (ieri per chi legge), presso la sede consiliare dei gruppi di minoranza, su convocazione del capogruppo PD, Dino Ambrosino, si è tenuto un incontro per un esame della situazione politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Presenti oltre ad una delegazione PD, Pasquale Carabellese per Rifondazione Comunista, Peppino Giaquinto per Sinistra e Libertà , il capogruppo dei “Riformisti per Procida” Maria Capodanno insieme ad una delegazione di questa formazione politica.
Il capigruppo PD ha comunicato che il suo partito ha sottoscritto una intesa con il movimento “Procida Insieme”, illustrandone le motivazioni. Comunicava inoltre che avevano aderito anche Italia dei Valori e l’Osservatorio Civico.
Pasquale Carabellese faceva rilevare l’incongruenza politica di tale intesa. Enzo Esposito ha osservato che non si comprendeva l’argomento dell’incontro sia perché di fronte a decisioni già prese non poteva essere considerato un invito il prendere o lasciare, calpestando la dignità degli altri, e che, anche nell’eventualità di qualche adesione il capogruppo PD nulla poteva garantire circa l’accettazione della stessa in nome e per conto di chi si è assunto il ruolo decisionale.
Ha fatto seguito un vivace dibattito in cui il capogruppo PD ha difeso l’intesa con “PI” e tutti gli altri hanno rilevato la gravità della stessa per il significato politico, per i contenuti, per i soggetti dominanti aderenti, noti per gravi negativi comportamenti amministrativi. Sono emerse forti preoccupazioni circa l’agibilità democratica in caso di affermazione di una tale lista elettorale.
A nome dei “Riformisti” Pasquale Lubrano ha formulato, ancora una volta, la proposta di “unità isolana”, con il documento di contenuti politico-programmatici che si riporta in allegato, invitando il PD a rivedere la propria posizione.
Peppino Rosato, presente per il PD, confermava di aver interessato gli organi di garanzia del suo Partito, circa le modalità di adozione della decisione e delle scelte sottoscritte con Procida Insieme da alcuni esponenti del Partito.
Dino Ambrosino si è impegnato a sottoporre le indicazioni de “I Riformisti” al coordinamento locale del PD
P:S: Da successiva verifica, non risulta che l’Italia dei Valori abbia sottoscritto alcuna intesa con “Procida in Movimento”, pur se ha partecipato a qualche riunione.
Allegato
CONTRIBUTO DI CONTENUTI PROGRAMMATICI E METODO DI INDIVIDUAZIONE DELLE CONVERGENZE POLITICHE “UNITARIE” E DELLA SCELTA DEI CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE
CONTENUTI PROGRAMMATICI
I “Riformisti” sottopongono ancora una volta a tutte le forze politiche ed associative il “disegno strategico” a medio-lunga scadenza da essi elaborato e già presentato: -Un “Patto” per lo sviluppo -VIVERE PROCIDA PER VIVERE MEGLIO-, al fine di recepire eventuali contributi integrativi e migliorativi e creare forti coalizioni amministrative sulle soluzioni da dare ai problemi ed ottenere una sicura governabilità del paese.
Nel contempo è necessario valutare lo “stralcio” anch’esso già proposto, da attuare nel prossimo quinquennio amministrativo.
CONVERGENZE POLITICO-AMMINISTRATIVE
Nel corso di incontri, in breve seguenza
1) valutare le convergenze prioritariamente tra le forze politiche, partecipanti con pari dignità e senza tener conto di pregresse situazioni createsi, poi interessare con gli stessi criteri i “movimenti” e le associazioni socio-economiche e culturali;
2) fissare i criteri di individuazione dei candidati a sindaco e a consigliere comunale, privilegiando le competenze in grado di garantire l’attuazione dello stralcio” dei contenuti del “disegno strategico” e impegnando partiti e movimenti aderenti a selezionare le proprie rappresentanze tenendo conto non solo dei “pacchetti” di voti ma prioritariamente delle competenze e dei comportamenti assenteisti o contraddittori o comunque inidonei tenuti nel corso di esperienze passate.
Per il candidato sindaco, in caso di mancata convergenza unitaria, sottoporre ad elezioni “primarie” aperte alla partecipazioni degli elettori, una rosa ristretta di nominativi, al massimo tre, tra quelli che hanno riscosso le maggiori convergenze.
Similari criteri vanno individuati per la scelta del “contrassegno” di lista.