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Procida: Isola del colore o isola di Arlecchino?

bovier paolaVenerdì 29 novembre alle 10.30 presso la sala consiliare “V. Parascandola” del Comune di Procida si è tenuta la conferenza “Piano del colore e del decoro a Marina di Sancio Cattolico. Recupero, ripristino e valorizzazione del piano terra (Piano Botteghe)”. L’appuntamento è stato fortemente voluto dal Sovrintendente ai Beni Culturali di Napoli e responsabile per l’isola di Procida, arch. Paola Bovier. Presenti, in qualità di coordinatori, il sindaco Vincenzo Capezzuto e l’assessore al decoro Lella Aiello nonché quasi tutti i commercianti che operano proprio a Marina Grande. La Bovier ha da subito chiarito il motivo della sua presenza sull’isola di Arturo manifestando con chiarezza e determinazione l’esigenza di mettere ordine nel decoro urbano di Procida a cominciare proprio dalle botteghe della Marina. Ha detto la Bovier – E’ impensabile che un’isola bella come Procida venga vista dai turisti solo come una meta mordi e fuggi. I commercianti procidani, ai quali va tutta la mia comprensione e disponibilità, – ha aggiunto la sovraintendente – hanno l’obbligo di accogliere le persone che fanno visita all’isola presso i loro esercizi in modo decoroso, togliendo condizionatori a vista, vetrine, mattonelle, insegne, sedie brutte e attenendosi al piano colori che verrà redatto dai tecnici nominati allo scopo. La mia disponibilità sarà totale nel trovare anche singolarmente una soluzione decorosa che ridia l’identità ai procidani. Procida dovrà tornare ad essere l’isola del colore e non l’isola di Arlecchino – ha concluso la Bovier.
botteghe via roma+1Durante la conferenza gli arch. Muro e Ridda hanno illustrato ai presenti il cambio formale e cromatico di molte unità con sostituzione dei colori storici con tonalità sgargianti e totalmente estranei alla tradizione isolana. Pertanto, la ricomposizione della base delle botteghe di Marina Grande dovrà passare attraverso la revisione di 7 punti fondamentali e precisamente: l’uso del colore, i rivestimenti di vari materiali, infissi esterni e saracinesche, insegne, tende parasole, illuminazione privata e impianti tecnologici a vista.
Il sindaco Capezzuto, unitamente all’assessore Aiello, ha manifestato tutto il suo compiacimento per l’interessamento e l’estrema disponibilità da parte della Sovraintendente Bovier, augurandosi nel contempo un lavoro sinergico atto a rendere l’isola di Arturo un autentico gioiello del Mediterraneo.

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8 commenti

  1. “Questa è proprio bella”

    La sovrintendenza vuol mettere ordine….decoro urbano…

    Ma stiamo scherzando!

    Dopo che un’intera isola è stata profanata,cementificata,abusata di costruzioni abusive ,di veri e propri scempi edilizi,nel corso di decenni…

    ora vuol mettere ordine…

    ” Mi faccia il piacere!! ” come diceva il grande Totò.

  2. La Soprintendenza non è Polizia Municipale.Gli scempi possono anche essere abbattuti, ed i cittadini Procidani hanno la possibilità di denunciare quando vedono distruggere il loro territorio…fare una sterile critica non si costruisce nulla di positivo,si accettano consigli.Paola Bovier

  3. Non me ne voglia

    la Dott.ssa Bovier,non era mio intendimento colpevolizzare qualcuno in particolare,se ho dato adito a questa impressione me ne duolo.

    In realtà la problematica è così complessa,la platea degli attori che hanno avuto responsabilità pesantissime è molto numerosa…,
    e ci coinvolge tutti,cittadini compresi.

  4. Giancarlo Di Marco

    Ci vorebbe finalmente una bella mappa con diversi colori verde edifici legali e poi giallo / arancione / e rosso e cercando di classificare gli abusi (oltretutto anche il piano paesaggistico ha diverse zone) in fondo la regione non dovrebbe avere un problema a farla, visto che con una foto aerea (per comminciare si puo anche usare googlemap) e la cartografia esistente, cosi forse invece di parlare o sparlare si passa un po hai fatti almeno a livello cartografico, che potrebbe e dovrebbe essere la base per una soluzione del problema (sia a livello giuritico amministrativo che a livello politico)

  5. Arch. Bovier me lo scusi. Purtroppo questo signore è un noto guastatore nonché collezionista accanito di figuracce. Non si aspettava un suo commento personale e se la è fatta addosso ripiegando come un gambero. Geppi’ ti devi fare sempre riconoscere.

  6. Non volendo

    sono costretto a rispondere a tal Michele.
    Non rispondo con lo stesso tono per il semplice fatto che non mi abbasso

    a tali livelli di bassezza. Per prima cosa non ho fatto nessuna marcia addietro,ho solo cercato di far capire che le cause del disastro ambientale a Procida e,in generale,in tutta la Campania sono molteplici e gli attori di questo disastro sono ,purtroppo,numerosi, non volendo scaricare su un solo soggetto la colpa.

  7. la dott.ssa Bovier? quale pulpito ! dopo gli scempi nel vesuviano. Ma in Soprintendenza non hanno ancora capito da chi si fanno rappresentare?

  8. ed il permesso di impiantare un totem pupazzo a S. Margherita Nuova con uno dei più bei panorami e da terra murata e da punta pizzaco, chi l’ha dato sig.ra Bovier? certamente non io, ma la sovrintendenza di cui lai ne fa parte certamente si, e qui non c’entra niente l’architettura ed il territorio? se si parla di riqualificazione e di ritorno al bello a sancio cattolico, e speriamo che il tutto diventi realtà, beh credo che poi altri territori non vengano invasi da un qualcosa che niente ha da spartire con la bellezza unica di terra murata centro storico più antico di PROCIDA.

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