TURRIS 2 – 0 ISOLA DI PROCIDA
TURRIS: Apuzzo 5,5, Liguori 6,5, Gazzaneo 6, La Montagna 7 (44’ s.t. Salvatore s.v.), Imparato 6, De Carlo 6, Garello 6, Manzo 6,5, Grezio 7 (26’ s.t. Pappadia 6), Cigliano 6,5 (30’ s.t. Ramondo s.v.), Majella 7. (In panchina D’Amico, Ferraro, Gallo, Somma) All. Santosuosso Pasquale 7
ISOLA DI PROCIDA: Bardet 6, Attore 5,5, Liccardo 6 (36’ s.t. Marsicano 6), Aprile 5 (26’ s.t. Minauda 6), Vallefuoco 6, Fiorillo 6, Muro 6,5, Gaveglia 5,5, Cifani 5, Costagliola L. 6, Strazzulli 5 (10’ s.t. Cibelli 6). (In panchina Scotto di Marrazzo, Rivetti, Quaranta, Costagliola A.) All. Lubrano Lavadera Biagio 5,5
ARBITRO: Apicella Gianluigi di Napoli 7 (ass. Parma e Mazzuoccolo di Nola)
RETI: 2’ s.t. Majella, 13’ s.t. Grezio
NOTE: calci d’angolo 2-2. Ammoniti Gaveglia, Cifani, Fiorillo, Minauda (P). Durata p.t. 48’, durata s.t. 49’. Spettatori 1500 circa.
Troppo forte la Turris di Pasquale Santosuosso per un Procida che, seppur voglioso, non ha saputo opporre resistenza dinanzi alla corazzata di Torre del Greco. I corallini battono gli isolani con estrema facilità allo stadio “Amerigo Liguori” infliggendo un giusto 2-0 che rispecchia quello che è stato l’andamento della gara per tutti i novanta minuti. A colpire sono ancora una volta Rosario Majella ed Orazio Grezio: due nomi che soltanto in una piazza come quella di Torre del Greco possono accettare di disputare il campionato di Eccellenza. Lubrano sceglie Lorenzo Costagliola al fianco di Cifani e Muro come esterno di centrocampo relegando Tony Costagliola e Quaranta alla panchina. Strazzulli, invece, è il prescelto per ricoprire il ruolo di ’97 con il nuovo acquisto Marsicano impiegato a gara in corso. Asse centrale di livello straordinario per Santosuosso: Imparato e De Carlo sono i due centrali di difesa, La Montagna e Manzo formano una coppia quantità e qualità a centrocampo mentre Majella e Grezio, in avanti, non hanno bisogno di presentazioni. Sono proprio questi ultimi due a collezionare le prime occasioni da rete nei dieci minuti iniziali: Grezio, al 6’, impegna di testa Bardet che devia in corner con un colpo di reni mentre Majella, un minuto dopo, trova ancora l’opposizione dell’estremo difensore isolano che con un miracolo devia la girata voltante dell’attaccante corallino. Al 17’ ci prova nuovamente Rosario Majella ma la conclusione dell’ex Casertana si spegne di poco a lato. Il primo squillo di Procida, dopo una mezz’ora di solo Turris, arriva al 32’: Costagliola triangola con Cifani ma calcia alle stelle dal limite dell’area di rigore. Questa resta un’occasione isolata ed un minuto più tardi Grezio fa tremare nuovamente il Procida: l’attaccante corallino salta secco Marsicano e fa partire un diagonale che oltrepassa tutta l’area piccola e sfiora il palo alla destra di Bardet. Nella ripresa il Procida sembra partire meglio e nei primi sessanta secondi crea due situazioni importanti, una delle quali porta al tiro Cifani che trova pronta la risposta di Apuzzo. Ma l’ottimismo dei tifosi biancorossi viene spezzato appena al 2’: Grezio parte in contropiede calcia dal limite ma trova la respinta, non perfetta, di Bardet, sulla sfera si fionda Majella che da rapinatore d’area di rigore qual è sblocca il punteggio. Esplode il “Liguori” con la gara che si mette in salita per i biancorossi di Lubrano. Al 9’ Manzo lancia sulla destra Cigliano, l’esterno corallino supera Marsicano e calcia in diagonale con il destro sfiorando il palo. E’ il preludio al raddoppio che arriva quattro minuti dopo: La Montagna sfugga sulla sinistra, crossa al centro e trova libero Grezio che non sbaglia un rigore in movimento che, dopo un bacino al palo, si insacca nella porta di Bardet. E’ il gol che taglia le gambe al Procida: gli isolani la potrebbero riaprire la gara soltanto al 19’ quando Muro sfrutta un’uscita a vuoto di Apuzzo calciando al volo di destro, trovando il salvataggio sulla linea di Liguori. Al 35’ la Turris sfiora il tris con Ramondo che sfrutta un errore di disimpegno di Minauda per involarsi in porta, trovando però la buona opposizione di Bardet. Vince quindi, meritatamente, la Turris contro un Procida che forse mai è riuscito ad impensierire la corazzata di Santosuosso.