Procida: La scuola primaria rischia lo smantellamento totale.

di Michele Romano
L’onda lunga della Riforma Gelmini, come afferma il caro amico Guglielmo Taliercio dalle pagine de “Il Golfo” il 15 aprile scorso, produce i suoi effetti anche sulla scuola di Procida. Ma, ahimè, non può essere ridotto solo alla carenza di collaboratori scolastici o “bidelli”, perché il magma vulcanico che sta emergendo va ben oltre mettendo a rischio gli elementi fondanti della scuola primaria cioè gli essenziali percorsi diretti e pedagogici attinenti l’età evolutiva della infanzia e della preadolescenza. In tal senso è nefasto lo smantellamento delle unità didattiche operative con la riduzione deleterie del corpo insegnante, con ricadute estremamente negative sulla crescita culturale, educativa ed umana della fanciullezza. A tal proposito, nella situazione peculiare di Procida, emerge una dimensione grave, frutto di una diffusa degenerazione del sistema organizzativo della pubblica amministrazione, al quale hanno contribuito ampiamente governi espressioni di entrambi gli schieramenti, cioè che la discriminante, pur sempre dolorosa, della selezione del personale da tagliare non è poggiata su valutazioni meritocratiche, come effettivamente aveva proposto il Ministro Brunetta e che al momento resta solo un annuncio improduttivo, ma attraverso criteri di valutazione ricavati da requisiti alquanto discutibili che condurrà all’estrema povertà dei contenuti didattici della scuola primaria.
Emblematica, in tal senso, diventano, tra gli operatori, le dimensioni di hobbesiana memoria di furbizia, di sperequazioni, di alchimie tali da acquisire vantaggi l’uno sull’altro. Così si sta arrivando veramente ad un punto di non ritorno, per cui invito, sia chi dirige l’indirizzo politico del settore sia la dirigenza scolastica, ad acquisire una maggiore sensibilità e vitalità a salvaguardare il patrimonio del sapere di base, punto cardine della costruzione di un futuro migliore da parte delle nuove generazioni. Parimente, cari cittadini, in qualità di genitore, per evitare il peggio, siate partecipanti attivi con spirito costruttivo e speranzoso ma determinato perché è in gioco la crescita decisiva dei nostri figli.

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