Esce in questi giorni nelle librerie e nelle edicole “Maria, storia di una donna procidana”, libro a cura di Antonio Sobrio e Annamaria Gadaleta (foto di Tommaso Lubrano Lavadera), per Edizioni Fioranna, la casa editrice napoletana vicina all’isola di Procida che è impegnata, con il coordinamento editoriale di Maria Grazia Gargiulo, da un lato, a rivalutare cultura e tradizione del territorio, dall’altro, ad accrescere la propria “scuderia” formata da giovani talenti che la nostra isola, seppur in un momento di crisi, riesce a sfornare.
“ A Marina Corricella, piccolo porticciolo di pescatori dell’isola di Procida, nel golfo di Napoli, il 19 ottobre del 1923, nella casa al civico 76, c’era un gran andirivieni di persone. Emilia stava per dare alla luce un figlio.
Non era la prima volta. Si capiva da come si preoccupasse più di far sparire gli uomini dalla camera da letto che dei forti dolori che avvertiva.
Appena tutti furono usciti, e poté finalmente rimanere da sola con la levatrice, si udì un pianto così forte da fare svegliare l’intero vicinato.
“E’ nata! E’ nata una femmina”, urlò la donna che l’assisteva, mentre si dava da fare per lavare e vestire la piccola creatura..
“Salvatore, è bella come la Madonna”, sussurro Emilia ala marito. “La chiameremo Maria”.
La piccola era veramente bella come la Madonna e da allora Emilia e Salvatore l’avrebbero chiamata “a Marunnedda” (la Madonnina).”
Così Maria viene al Mondo ed inizia il suo cammino raccontato con semplicità e chiarezza in una sorte di diario.“La storia di Maria – sottolineano i curatori Antonio Sobrio e Annamaria Gadaleta – è quella di tante altre donne procidane nate a cavallo tra le due guerre mondiali. La favola moderna di una fanciulla di umili origini che grazie alla sua bellezza, la fede in Dio e l’amore per la vita, tra grandi gioie ed immensi dolori, riuscirà a realizzare i suoi desideri.”
Oggi Maria ha 89 anni, vive ancora in una casetta regalatale dalla vicina di casa Maria Ferrandino, ed ubicata in una stradina del centro storico dell’isola di Graziella. Qui, tutti i giorni, e a tutte le ore, c’è un continuo via vai di figli, parenti e conoscenti che vanno a farle visita.
Le passioni di Maria sono quelle di tanti anni fa: ricamo, uncinetto e gioco, Lotto in particolare, nata dopo le memorabile vincita con i numeri ispirati dalla copertina del calendario “Barbanera” e mai più abbandonata.
Guglielmo Taliercio