carcere procida
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Procida: La valorizzazione dell’ex carcere non rimanga un libro dei sogni.

carcere procidadi Michele Romano

Devo esprimere i miei più sinceri e profondi complimenti al caro dott. Giacomo Retaggio che, con la nota ed acuta sagacia di narratore ed intenso amante della propria terra, invita sia chi ha responsabilità amministrativa e politica sia l’intera cittadinanza ad appassionarsi seriamente e con convinta partecipazione al destino prossimo e futuro di Procida. L’analisi fatta dal nostre illustre concittadino sulla situazione inerente alla acquisizione, da parte del Comune, dell’ampia struttura dell’ex carcere di Terra Murata, certamente un patrimonio rilevante della storia locale e uno dei punti cardine insieme all’isolotto di Vivara su cui eventualmente si potrebbe ipotizzare uno sviluppo sostenibile del territorio, possiede il pregio terapeutico di scremare tutte le scorie demagogiche, narcisistiche ed opportunistiche che troppo spesso ha condotto il Paese a naufragare nel mare del Nulla. Infatti il presentare, senza fronzoli e preamboli, la realtà nuda e cruda dello stato delle cose, vuole costituire un approccio pedagogico non costruire castelli in aria, a fomentare illusioni che possono condurre a delusioni fortemente frustranti per l’ambiente. Ma, a questo ineccepibile intervento del dott. Retaggio, vorrei aggiungere, umilmente, una proposta, fondata sull’idea che non bisogna mai uccidere la speranza, che è la fonte cui si abbevera la vita umana.

In tal senso ritengo praticabile, mettendo in campo tutte le energie possibili e una mobilitazione permanente di tutti, che allo stato attuale sarebbe da costruire, il lavorare ad un progetto che proponga un concorso internazionale di idee che coinvolga insigni studiosi, urbanisti, architetti, illuminati imprenditori (tipo l’iniziativa di Diego della Valle per il Colosseo) che valutino l’importanza strategica di un centro significativo della cultura del mediterraneo.

Infatti, sono convinto, che è possibile solo ciò che sembra utopistico mentre mi appare impraticabile l’aspettativa di coloro i quali vogliono ricavarne tanti piccoli orticelli.

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