PROCIDA – In una recente lettera indirizzata al Sindaco, all’Assessore alla Sanità, al Presidente del Consiglio Comunale, al Capogruppo -Per Procida- e ai Cittadini di Procida, il Comitato a tutela e difesa dei diritti fondamentali dei cittadini #lospedalenonsitocca e Tribunale del malato scrivono:
“Il Comitato #ospedalenonsitocca, dopo la recente delibera dell’Asl del 8- 1- 18 rileva quanto segue:
La delibera ottempera solo parzialmente alla sentenza del Tar in quanto non prevede l’inserimento del Presidio Sanitario di Procida che rispetti lo standard di PS di zona disagiata, come da decreto Balduzzi 70/15. Questo standard esige 20 posti letto di medicina, il day surgery e la presenza di un’equipe chirurgica in forma di pronta disponibilità per i casi risolvibili in loco. Pertanto non è assolutamente possibile limitare i ricoveri, come previsto da questa delibera, solo all’urgenza ginecologica.
Di conseguenza chiediamo al Sindaco ed all’intero Consiglio Comunale che venga aperta con urgenza una trattativa con la direzione dell’Asl Na2 per superare questo limite e per affrontare finalmente, globalmente, l’intera situazione sanitaria dell’isola a partire dai seguenti punti:
Nomina di un responsabile della direzione sanitaria stabilmente presente nel Presidio.
In assenza di questa figura apicale manca qualsiasi controllo in tempo reale sull’efficienza dell’organizzazione tecnico-funzionale dei servizi igienico-sanitari e delle apparecchiature e la verifica dell’osservanza delle norme igieniche e di sicurezza.
Blocco della Cardiologia per immagini.
Senza la quale non sono possibile eseguire l’Ecocardiocolor doppler, esame fondamentale in cardiologia.
Blocco della Gastroenterologia e della possibilità di eseguire gastro/colonscopie
Blocco dell’ambulatorio di Chirurgia e del Day Surgery, quest’ultimo dovuto al mancato invio di un secondo anestesista nelle date previste per gli interventi.
Firma digitale per le analisi
Questa mancanza comporta tempi di consegna esageratamente lunghi in quanto le analisi devono essere firmate a Pozzuoli e poi rinviate a Procida
Un quarto appuntamento settimanale col radiologo
Ciò ridurrebbe in modo significativo le liste di attesa per le ecografie e la tac
Rigoroso coordinamento con il distretto Sanitario 36
Affrontando, in tal modo, problemi di semplice riorganizzazione dei servizi. Ad esempio, l’ortopedico ed il cardiologo distrettuali potrebbero essere più utili in ospedale, mentre il pediatra ospedaliero svolgerebbe meglio il suo compito nel Distretto e nel Consultorio. Ciò permetterebbe anche di superare da subito l’assenza di coordinamento e coinvolgimento dei medici di base, per i quali, al contrario, viene programmato, solo sulla carta e solo a partire da un indefinito futuro, un ruolo di primo piano nell’Ospedale di Comunità.
In conclusione, come Comitato e come Tribunale del Malato, riteniamo fondamentale non sprecare questa occasione. L’impegno e la lotta dei cittadini, del Sindaco e dell’amministrazione, di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, hanno sventato il criminale tentativo di smantellare il Presidio Sanitario dell’Isola, ma perché questo non si ripeta occorre, insieme al pieno riconoscimento nel Piano Ospedaliero e nell’Atto Aziendale dello Status di ospedale di Zona disagiata, affrontare alla radice tutte le carenze dell’attuale situazione sanitaria garantendo finalmente ai cittadini isolani una tutela della salute piena ed efficiente così come prevista dal dettato costituzionale”.