“Operazione Primavera”, Assessorato all’Ambiente, Assessorato al Decoro Urbano hanno convenuto di rendere attuativo per tutta l’isola il progetto elaborato e posto in essere da O.P. in Via Scipione Brandolini nel 2013.
Prima di passare alla fase attuativa alcune considerazioni. Non bastano più le denunce, non bastano più le considerazioni di quanta inciviltà ci sia nella nostra isola, è arrivato il momento di agire, di operare, di evidenziare le modalità e le azioni da intraprendere per venir fuori da questa situazione di degrado. Quale dovrebbe essere l’obbiettivo.
Tutti dall’Amministrazione Comunale alle associazioni di volontariato, ai cittadini dobbiamo volare alto, andare al cuore dei problemi, non limitarci a quelle operazioni a macchia di leopardo (che pur essendo ovviamente positive) poco coinvolgono i cittadini.
L’obbiettivo deve essere quello di cambiare le nostre cattive abitudini, i nostri pessimi comportamenti, il pensiero che tutto ciò che sta all’interno delle nostre abitazioni, dei nostri terreni debba essere bello e ben tenuto e ciò che incide sulle pubbliche strade (muri, facciate, siepi, alberi, ecc.) no. Eppure anche questi fanno parte della proprietà privata.
Nessun cittadino nasce incivile, diventa a sua insaputa tale quando per decenni non gli viene indicata la strada, non gli vengono indicati gli strumenti per dimostrare la sua civiltà, quando gli viene inculcato quasi perversamente il concetto che i suoi doveri possono anche essere disattesi.
Il ruolo più importante lo ha l’amministrazione comunale, la quale deve dettare le direttive contro il degrado (ordinanze per la pulizia dei muri da erbacce e rovi, per il rifacimento di muri eccessivamente degradati, per la rimozione di reti frangivento e edera di plastica che incidono sulla pubblica strada, ecc..).
Poiché Operazione Primavera è convinta che indispensabile sia dialogare con i cittadini, confrontarsi ed operare insieme s queste problematiche, propone quanto segue: si individua una zona; l’assessore all’Ambiente, l’assessore al decoro, esponenti di O.P. Si recano in zona a confrontarsi anche singolarmente con i cittadini, evidenziano le negatività esistenti, trovano soluzioni anche per altre problematiche che potrebbero essere individuate; si stabilisce un giorno in cui possano essere fatti questi interventi; O.P. farà da supporto ai cittadini, aiutandoli dove se ne ravvisa la necessità, provvedendo allo smaltimento dei residui dove possibile, pulendo i tombini occlusi, tagliando l’erba sulla pubblica strada e nelle altre zone pubbliche, ecc.
La problematica ” decoro sull’isola ” è sicuramente prioritaria,
come lo può essere quella di ogni grande capoluogo cittadino ma,
mentre sulla terraferma l’angoscia del continuo passaggio auto e moto
genera nei residenti abitudine alla trascuratezza totale
sulle isole, ed in particolare
su quelle di appena quattro km.di superficie totale,
dovrebbe prevalere un proprio orgoglio locale, dovuto
alla sensazione di possederla tutta ed in privato…nel senso
che ogni isolano si assume direttamente la responsabilità
dello stato quotidiano delle condizioni in cui l’isola resta …prima e…
dopo l’orda selvaggia dei turisti..per caso !
E’ difficile condurre questo esperimento sulla terraferma
percorsa in lungo ed in largo durante tutte le stagioni…
più opportuno farlo
dove le limitate risorse e dimensioni aiutano i residenti
nel loro domestico procedere, anche a costo
di ricevere individuali e sgradevoli commenti di sufficienza
da chi di passaggio
non approvi e valorizzi ogni sforzo locale all’accoglienza !