Procida: "Preghiera e speranza per i marittimi rapiti"

rosalia amato - foto lastamap.it
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Ieri pomeriggio, presso la sala “V. Parascandola”, si è tenuta una seduta straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale per discutere sui continui rapimenti di mercantili e dei relativi equipaggi che vedono coinvolti anche marittimi procidani prima sulla “Savina Caylyn”, sequestrata lo scorso 8 febbraio, con Giuseppe Lubrano Lavadera e Enzo Guardascione, e poi sulla “Rosalina D’Amato” con Gennaro Odoaldo e Ambrosino Vincenzo.
“La comunità isolana dice basta – sottolinea il Sindaco Vincenzo Capezzuto. Procida ed i procidani vogliono continuare a fare questo tipo di lavoro ma lo vogliono fare in sicurezza. Bisogna, pertanto, che il Governo, ma anche la Comunità Internazionale, intervengano per debellare questo deprecabile, ed oramai diffuso, fenomeno. Il Comune di Procida si proporrà quale Ente capofila per portare avanti, sollecitare e vigilare sulla sicurezza dei lavoratori del mare.” Da questo punto di vista, per l’assessore Maria Capodanno: “Ritornano i fantasmi e le paure antiche che si ritenevano definitivamente debellate. E’ infatti intollerabile che nel 2011, in un epoca non comparabile con quelle precedenti, dominata da sofisticatissimi meccanismi elettronici di controllo, che un gruppo di avventurieri possa prendersi beffa dell’intera Comunità Internazionale e porre in atto odiosi ricatti che hanno per oggetto la vita umana.”.
Per il Presidente del Consiglio Comunale, On. Luigi Muro: “La situazione è complessa ed anche se ci sono protocolli e procedure particolari da adottare quando si naviga in queste zone, è altrettanto vero che i pirati, con i proventi derivanti da queste azioni, sono diventati altamente specializzati. Una prima azione da porre in essere, quindi, è quella di istituire un tavolo tecnico in Consiglio Comunale per guardare alla fase immediata, ed ovvero alla liberazione dei marittimi, successivamente provvedere ad una maggiore tutela di quest’ultimi anche attraverso proposte ed azioni legislative,” Disponibilità ed impegno sinergico sono state confermate anche dalla minoranza consigliare attraverso le parole del capogruppo di “Insieme per Procida” Dino Ambrosino per il quale: “Corretta è stata la convocazione di un Consiglio Comunale per parlare di una questione che interessa l’intera comunità ed in questa, così come in tutte le sedi Istituzionali, forte e costruttivo sarà il lavoro di tutte le forze politiche. Il mare – ha concluso Ambrosino – è una ricchezza che non può essere minacciata da un fenomeno come la pirateria.”
Il Consiglio Comunale di Procida ha quindi votato all’unanimità un documento in cui, tra l’altro, rivolge “una viva istanza al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai suoi Ministri degli Affari Esteri e della Difesa, affinché partendo dalla considerazione che le navi sequestrate, battenti bandiera nazionale, costituiscano parte integrante del territorio italiano, pongano in essere con ogni urgenza tutto quanto è in loro potere per assicurare la salvaguardia della vita umana sul mare, così come adottare tutti i provvedimenti per garantire i diritti dei marittimi ed il relativo rischio. Inoltre delibera che il Comune di Procida sia capofila tra i Comuni aventi le stesse problematiche dando mandato al Sindaco di adoperarsi in conformità e deliberare le dovute forme di supporto alle famiglie interessate.”
Presenti in sala anche i genitori di alcuni marittimi. “Preghiamo e attendiamo con speranza – ha detto Agostino Odoaldo, padre del giovane Gennaro – che tutto si risolva per il meglio per tutti i marittimi, procidani e non, che si trovano nelle stesse situazioni di mio figlio.”.
“Siamo vicini con la preghiera e con quanto nelle nostre possibilità – ha detto don Lello Ponticelli. Il Cardinale Sepe è stato informato e ci tiene ad esprime la sua vicinanza ai marittimi e alle loro famiglie.”

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