Procida: sequestro di nasse in zona B dell’A.M.P.

Domenica 5 dicembre, durante il programmato pattugliamento di polizia marittima della dipendente M/V CP 575, nella zona di mare costiero compresa tra la spiaggia della Chiaia e Punta dei Monaci, all’interno dell’area marina protetta denominata “REGNO DI NETTUNO” e precisamente specchio acqueo individuato in ZONA B, veniva riscontrata la presenza di un rudimentale segnale da pesca composto da un galleggiante di colore verde di fattezze simili ad una bottiglia di plastica. I militari a bordo della vedetta della Guardia Costiera hanno quindi intuito trattarsi di un segnale illecito, di sostegno per l’attrezzo da pesca del tipo “nassa”, indebitamente posizionato in area non consentita ed attivato per la cattura, provvedendo alla rimozione dello stesso e salpando, da un fondale sabbioso di 10 metri circa, complessivamente n. 61 nasse di colore verde, legate da una cima di colore bianco di circa 100 metri.

L’informativa di reato, con pertinente sequestro penale delle n. 61 nasse, si è resa doverosa non solo ai fini della tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, ma anche tenuto conto della evidente pericolosità che l’attrezzo illegalmente posizionato costituiva, quale elemento di intralcio per la navigazione ai legittimi utenti del mare, in quanto non segnalato, come previsto dal regolamento per la disciplina della pesca marittima sull’uso dei segnalamenti degli attrezzi da pesca, con una bandiera di colore giallo di giorno e luce dello stesso colore di notte.

L’assenza di unità nella zona delle operazioni all’atto del controllo ha fatto sì che il personale militare imbarcato sulla M/V CP 575 procedesse a carico di ignoti; sono in corso, pertanto, i dovuti accertamenti nel merito della possibile individuazione del responsabile e di eventuali complici, presumibilmente legati a quel tratto di mare da vincoli territoriali. Non a caso, invero, dal solo mese di ottobre ad oggi sono stati sequestrati nella stessa area, zona B del “REGNO DI NETTUNO”, oltre 100 (cento) nasse e 40 (quaranta) metri di rete da posta.

La certezza che le nasse sequestrate siano state recuperate prive di pescato all’interno legittima la conclusione che l’intervento della Guardia Costiera sia stato tempestivo e che abbia scongiurato per tempo un danno potenzialmente maggiore per l’ecosistema marino dell’isola.

L’attività di indagine delegata, sottolineano dagli uffici del Circomare Procida, continuerà serrata nei prossimi giorni ed a ridosso delle incipienti festività che, come noto, vedono tradizionalmente aumentare lo sforzo di pesca nella zona di mare di giurisdizione dell’ufficio procidano.

COMUNICATO STAMPA

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