In questi giorni, come credo tutti sappiamo, è morto il “Divo” Giulio Andreotti. La stampa e le televisioni ne parleranno a lungo, con Andreotti, infatti, se ne va uno dei più grandi statisti italiani degli ultimi 70 anni.
Andreotti, come tutti sanno, fu illuminato esponente della Democrazia Cristiana della quale, però, per sua scelta, non fu mai segretario anche se non si può dire che non abbia detenuto il potere.
Selezionato dal grande De Gasperi fu, giovanissimo, un suo figlioccio e fido collaboratore.
A Procida c’era una fortissima D.C. capeggiata per anni da Spinetti, Di Liello, dal mitico segretario Massa Aniello e dal grande Guido Cennamo. Allora la politica era anche passione, poi lentamente degenerò e vennero i Gava, Pomicino e qualche altro che non vogliamo nominare. Oggi, a Procida, neanche una manifestazione ricorda la morte di questo grande statista. Gli ultimi democristiani rimasti come Giacomo Retaggio, Peppino Ambrosino (Pauliello), Aniello Scotto di Santolo, vivono di ricordi.
Per i nostri curiosi lettori, però, vogliamo ricordare un episodio di cui pochi sono a conoscenza. Qualche anno fa, già senatore a vita, Giulio venne a Procida in occasione del premio letterario dedicato ad Elsa Morante ed al mattino si recò a visitare l’Abbazia di San Michele Arcangelo. Al suo arrivo fu accolto dal grande curato Don Luigi Fasanaro il quale, appena lo vide, tra la meraviglia di tutti, corse ad abbracciarlo. Come mai? Pochi sanno che Don Luigi fu il fondatore della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) a Procida e della quale Andreotti fu presidente per diversi anni.
Altri tempi! Altra storia.
Noi che non fummo democristiani lo ricordiamo con rispetto ed ammirazione.
Ringraziamo il nostro Amico Chiodo alias Domenico Ambrosino per le foto
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