Il Decreto Clini – Passera, varato il 2 marzo scorso, che vieta il passaggio delle navi da crociera, all’interno delle acque delle aree marine protette, fa naufragare un segmento importante della “speranza turistica” di Procida. Da qualche tempo, infatti, si stava costruendo la possibilità di far sbarcare nell’isola quei crocieristi che potevano ammirarla solo da bordo delle navi da crociera che la costeggiavano durante il loro arrivo o la loro partenza da Napoli. E che, estasiati, avevano potuto ammirare e fotografare il miracolo tutto verde dell’isolotto di Vivara, l’architettura mediterranea di Marina Corricella, l’Abbazia di Terra Murata a strapiombo sul mare, anche durante gli “inchini” che erano soliti effettuare per omaggiare i tanti marittimi dell’isola imbarcati. Ricorda Vincenzo Ambrosino di Bruttopilo, 58 anni, procidano, presidente della “Soteco”, società terminal contenitori di Napoli, : “Nel 1996 e poi nel 2006 ho curato l’attracco nelle acque dell’isola di due piccole navi da crociera, una a largo della Corricella, l’altra fuori la Chiaiolella.. Fu un successo clamoroso. I turisti, in maggior parte americani e tedeschi, apprezzarono moltissimo l’autenticità di Procida, con i pescatori di Corricella che cucivano le reti e gustarono avidamente in banchina anche una saporita insalata di limoni!”. Con il provvedimento del Governo, tutto torna in alto mare: ora le navi passano molto a largo dalle coste di Procida e Vivara. (Domenico Ambrosino)
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