Sale la tensione per gli abbattimenti programmati sull’isola di Procida.


Aria pesante e tesa quella che si respira sull’isola di Procida questo perché, per almeno due immobili a rischio abbattimento, l’iter procedurale sembra essere giunto in dirittura d’arrivo e da un momento all’altro le famiglie che li occupano potrebbero essere costrette a liberarli ed assistere alla loro demolizione.
Se da un lato, pertanto, le associazioni ambientaliste, anche in seguito agli ultimi accadimenti di Casamicciola, rimarcano il fatto che “la decisione e l’impegno dell’Autorità Giudiziaria apre la possibilità alla Campania, all’Italia tutta di cambiare pagina. Dà la possibilità di ripristinare finalmente la legalità, di far capire che le leggi sono cose serie e che vanno rispettate, di dare una lezione memorabile a chi vive e opera nella illegalità, a garantire un futuro all’isola e ai suoi abitanti, ad aprire nuove prospettive turistiche, a liberare dalla colata di cemento il territorio, a restituire bellezza al paesaggio, credibilità all’economia turistica, dare una speranza ai campani che si può iniziare a uscire da un tunnel fatto di sofferenza e di paura per l’inquinamento, le frane, i rifiuti, il dissesto idrogeologico, le acque sporche.”, dall’altro aumentano le iniziative che tentano di spingere verso soluzioni alternative in grado di salvaguardare le famiglie interessate ed allontanare l’azione distruttrice delle ruspe.
In questa direzione, dopo la veglia di preghiera tenuta nei giorni scorsi , registriamo un comunicato del Centro Studi Internazionale sul Mediterraneo, presieduto dal dott. Leonardo Pugliese, per il quale i procidani vengono ” trattati ancora una volta come cittadini di serie B, che rischiano di vedersi demolire la propria abitazione e comminare sanzioni pecuniarie pesantissime” ed al tal fine “chiede a chi di dovere, di fermare – da subito – ogni forma di procedimento giudiziario e di adoperarsi, senza lesinare energie, nella ricerca di tutte le soluzioni possibili per il bene dei cittadini isolani e per il rispetto di diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.”
Nel mentre, per questa sera alle ore 19,00, dopo una serie piuttosto convulsa di incontri, è stata convocata dal Vice Presidente del parlamentino procidano, Domenico Aiello, una seduta straordinaria ed urgente di Consiglio Comunale.
In discussione, insieme alla surroga del compianto Geppino Mazzella, “l’attuazione della delibera di C.C. n. 5 del 01.02.2000 per l’acquisizione gratuita a patrimonio comunale degli immobili realizzati abusivamente, in particolare per l’esame di 12 fascicoli oggetto di sentenze definitive di condanna con ordine di demolizione, ai fini della valutazione dell’esistenza di prevalenti interessi pubblici al mantenimento delle opere, sempre che le stesse non contrastino con rilevanti interessi urbanistici o ambientali e non insistano in zone sottoposte a vincoli di in edificabilità assoluta, ai sensi dell’art. 31 commi 3 e 5 del D.P.R. 380/01.”

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