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Roma, 16 dic. (Apcom) – Il sesso virtuale fa male a quello reale: In Gran Bretagna, ad esempio, è stata riscontrata una forte correlazione tra le aree in cui Facebook é molto popolare e il numero di persone affette da sifilide: i dati parlano di più 400% dei casi di contagio.
Il tema è al centro del Convegno nazionale promosso a Roma dalla Sigo:
sifilide [si-fì-li-de] s.f. Malattia infettiva, che si trasmette per via sessuale provoca danni al sistema nervoso, conosciuta anche come “lue”, “mal francese” o “morbo celtico”.
Descritta per la prima volta nel XVI secolo, introdotta in Europa dagli spagnoli di ritorno dalle Americhe.
La prima epidemia di sifilide scoppiò a Napoli all’alba del 1500, a seguito della calata del re francese Carlo VIII. La malattia fu chiamata “mal francese”, mentre i Francesi la chiamarono “ mal napoletano”
Non curata bene, può arrecare gravi danni al cuore e al sistema nervoso.
La storia del nostro paese fa molto riflettere;specie quando si notano episodi “destabilizzanti” e anomali di molte persone:
La lunga presenza Spagnola, la calata dei giacobini, quella successiva di Joachim Murat…
Le incursioni dei saraceni, i naviganti dei velieri, la cultura di certi luoghi dell’isola, di sposarsi fra cugini, e nipote, qualche incesto non ci siamo fatto mancare niente.
Negli ultimi cinquant’anni c’è stato un cambiamento radicale sul territorio: I matrimoni contratti con gente d’oltre mare, la scelta di sposarsi, con persone di altre “Grancie”,- matrimoni con donne dell’EST. Fortunatamente, ciò ha comportato un rafforzamento del sangue della nuova generazione. Questi cambiamenti positivi, purtroppo non ha sanato la “tara” delle vecchie generazioni.
Questa può essere una spiegazione, perché si vedono quotidianamente, stranezze da parte di certe persone.
Quando un pazzo sembra perfettamente ragionevole è gran tempo, credetemi, di mettergli la camicia di forza. Edgar Allan Poe
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