La Pirateria? C’è sempre stata ma i pirati vestono con giacca e cravatta e si chiamano Armatori.
Interessante articolo tratto da AgoraVox Italia, in cui un capitano di lungo corso racconta la stora del perchè ci sono i pirati. Tutto il suo discorso parte dai recenti fatti riguardanti il sequestro degli 11 i marittimi italiani trattenuti in ostaggio in Somalia con altrettante famiglie che in Italia attendono loro notizie e che vivono giorni di paura e angoscia. Questi marittimi sono i membri degli equipaggi di due navi italiane catturate dai moderni filibustieri somali, la ‘Savina Caylyn’ e la ‘Rosalia D’Amato’. Su queste navi ci sono 4 marittimi Procidani che la nostra comunità e le loro famiglie attendono che tornino a casa sani e salvi.
Il sottoscritto Capt.L.C. Arrigo Garipoli e transitato meno di un anno fa nella zona provenendo dalla Thailandia per la Grecia Attraverso Suez, su nave passeggeri Star Clipper, di Bandiera Lussemburgo, come potete vedere dalle mie foto sulla pagina gente di mare, eravamo armati in più scortati da imbarcazione di mercenari ex SAS Inglesi che operano un sevizio di scorta armata a pagamento.
I Pirati sono nati dopo che noi del mondo occidentale abbiamo impoverito quell’area scaricando in mare rifiuti tossici se non radioattivi che hanno fatto una moria di pesci, i pescatori somali stanchi e arrabbiati hanno incominciato ad attaccare quelle navi che ritenevano scaricare i prodotti suddetti, si sono accorti ben presto che le navi non erano cosi difficili da abbordare grazie anche alla riduzione di personale12 uomini di tabella d’armamento (negli anni 70 erano 32 dopo 24 e oggi 4 gatti), ciò significa che la notte su una nave mercantile in navigazione vi sono due uomini a scrutare l’orizzonte. L’ufficiale di guardia e il marinaio timoniere, i macchinisti o dormono se la nave è automatizzata o sono chiusi sotto il livello del mare a controllare i motori.
Le navi, grazie al caro petroli,o non hanno incrementato negli anni la loro velocità e quindi navigano ad una velocità tra i 12kn fino ai 18/20 per le più avanzate; sono velocità che qualsiasi imbarcazione da diporto può superare con facilita estrema, e quindi la fuga della nave è improponibile.
Le uniche armi in possesso per una difesa attiva sono le manichette antincendio che in teoria dovrebbero esercitare una pressione a getto contro un eventuale assalitore, ma il marittimo non è pagato per combattere ne è informato sui rischi perché i pirati usano i cosiddetti razzi RPG che perforano le lamiere, non viene data l’opzione di scegliere o così o a casa a fare il disoccupato.
C’è anche una difesa passiva, procedura che serve a permettere alle navi della coalizione di poter intervenire senza creare danni o vittime collaterali.
Gli Armatori le conoscono? Le attivano? Se ne preoccupano?
E stato costituito un corridoio dove si creano convogli scortati da navi militari della coalizione, vi sono orari e procedure per la formazione dello stesso.
Ma i pirati hanno allargato la loro zona e si sono spostati più ad est e con una nave spia posta la centro dell’Oceano Indiano informano le più piccole imbarcazioni d’assalto sull’arrivo di una tal nave, quindi scelgono bene la preda hanno intelligence, usano la testa, quello che alcuni armatori Italiani non fanno per paura di incrementare i costi delle loro imprese o dare due lire in più a personale ben addestrato per evitare crisi, e quando ci si scontrano, nelle crisi, si appoggiano allo stato quindi a noi (come le banche durante la bolla dei mutui per intenderci). I lettori lo sanno che quando la nave Ro Ro Repubblica di Genova si è girata sottosopra nel porto di Anversa ai marittimi che si sono salvati rimanendo solo con le mutande in mano sono stati dati di indennizzo dalla società Grimaldi Napoli solo 500 euro: c’era chi aveva perso anche un lap top o altri oggetti ben più cari nonché il trauma, il disagio e lo sbarco senza percepire più stipendio perché si è perso il lavoro (perché il marittimo e pagato solo quando è imbarcato)
Nella legge del Mercato il marittimo è uno schiavo, e sapete perché? Perché non vota, non c’è partito organizzazione che se ne occupa non ha potere nei confronti della Confitarma, quando ci sono le elezioni votano tutti anche gli Italiani all’estero, ma il marittimo no, e quindi va da sé che c’è un albo degli agenti di commercio che vendono aspirapolvere ma non c’è un albo di Capitani, Ufficiali, Marittimi. Sarebbe un potere contro gli armatori.
Il sottoscritto è disoccupato perché si e scontrato più volte con gli Armatori Grimaldi per le ore di riposo non rispettate; con i Messina per l’affondamento del Jolly Rubino – ora carcassa nelle coste somale – dopo essere stati preventivamente avvisati dal sottoscritto del rischio di affondamento; mi sono ritrovato minacciato da stuoli di avvocati non appena sbarcato dalla nave: 6 mesi dopo quella nave affondava a seguito di un incendio. COn la Costa per essere una società che paga più un capo cameriere che un comandante.
Il Marittimo è solo in mezzo al mare, e a terra non sanno che esiste.
Tanti si riempono la bocca con la Cultura Marinara la storia delle navi e i suoi equipaggi. Il marittimo esiste solo quando non c’è perché quando c’è non esiste perché neanche lui vuole definirsi Marittimo dato che sembra quasi un insulto, quasi come dire “sfigato”.
La Pirateria? C’è sempre stata ma i pirati vestono con giacca e cravatta e si chiamano Armatori.
Capitano di Lungo Corso Arrigo Garipoli