Collegamenti Marittimi – Lucia Mameli: Siamo stati abbandonati a noi stessi

PROCIDA – Protagonista di questi giorni di “tempesta” per il comparto dei collegamenti marittimi, abbiamo incontrato Lucia Mameli, delegata ai trasporti dell’isola di Procida, per comprendere meglio i termini delle problematiche che tanti disagi hanno provocato all’intera comunità.

«La disavventura vissuta, nei giorni scorsi, dagli utenti del trasporto marittimo del golfo di Napoli – dice Lucia Mameli – ripropone, ancora una volta, il tema delle Gestione delle Emergenze, argomento posto sul tavolo da più di dieci anni ma mai seriamente affrontato dalle Autorità competenti.

Nei giorni 11 e 12 dicembre la nostra comunità è stata completata abbandonate dalle Società del Golfo di Napoli, CAREMAR – MEDMAR – SNAV ad esclusione della Società Gestour che ci ha assicurato un pur minino, ma essenziale, collegamento con la zona flegrea. Certamente non è degno di un paese civile che tanti viaggiatori, lavoratori, studenti e concittadini siano rimasti bloccati per due giorni sulla nostra isola. In questi giorni “neri”, come delegata ai trasporti, ho seguito di persona i tentativi della locale Capitaneria di Porto, con la Società MEDMAR, (che ha svolto invece regolare servizio sulla tratta Ischia – Pozzuoli e viceversa per l’intera giornata) per avere uno scalo, occasionale, a Procida (va ricordato che la suddetta società è già titolare di diverse corse da e per Procida con partenza/arrivo Napoli-Pozzuoli e Ischia). Incuranti dei nostri appelli hanno proseguito sempre dritti. Ho provato tanta vergogna – sottolinea Mameli – davanti a concittadini in grave situazioni di salute, che dovevano necessariamente raggiungere un presidio medico, ho provato vergogna dinnanzi a tanti operai, sbarcati al mattino presto e che alle 19.30 hanno sperato di poter tornare a casa.

E cosa dire della CAREMAR, unica Società con regolare contratto di servizio con la Regione Campania, non ha disincagliato nemmeno un’ancora fino alle 19.00 quando fa un timido tentativo di partenza, ostacolato dalla “vicina” MEDMAR che le impedisce di raggiungere Napoli. Inutili e vani i continui contatti anche con la società CAREMAR, riposo forzato l’intera giorno 11 , in parte,  giorno 12 Dicembre. La Società non ha, altresì, posto in essere azioni tese a mitigare i gravi disagi provocati. Invece, poi, se si studiano le esigenze e si ha la volontà qualcosa di positivo viene sempre fuori, come le corse dell’unità veloce Caremar da Procida-Ischia e viceversa». E’ evidente che, ancora una volta, la gestione delle emergenze, che poi è qualità del servizio, ha dimostrato tante lacune. «E’ in queste occasioni di avverse condizioni meteomarine – sottolinea la delegata ai trasporti del Comune di Procida – che devono prevedersi collegamenti alternativi in grado di assicurare una mobilità essenziale omogenea, indipendente dal vettore. Il concetto alla base della gestione dell’emergenza deve essere il servizio all’Utenza, non l’interesse della società vettore. L’emergenza è una condizione che coinvolge il sistema di trasporto, cioè tutti gli attori che operano nel Golfo, e non solo coloro che ne risultano coinvolti. Solo questo approccio potrà garantire una gestione delle emergenze che rappresenta un fattore di qualità per tutto il sistema di trasporto e non della singola società armatrice. Questo – conclude Lucia Mameli – è l’argomento su cui concentrerò maggiormente il mio impegno e presto chiederò alla Regione Campania incontro sull’argomento».

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2 commenti

  1. Se c’è una cosa che la delegata Mameli deve vergognarsi è che Lei,al pari dei precedenti, non ha saputo fare un fico secco per prevenire questi disagi che ,purtroppo,si verificano da sempre,specialmente d’inverno

  2. Pur essendo una diplomata nautico non poteva certamente salire a bordo e condurre le navi a procida.Le responsabilità solo esclusivamente delle autorità marittime,in primis napoli retta da un ammiraglio(???) .Non è vero quando si afferma che la decisione di entrare in porto spetta solo al comandante della nave:Il codice della navigazione ed il relativo regolamento di esecuzione disciplinano compuiutamente tali fattispecie;Il legislatore le ha previste e regolamentate proprio per evitare che in mare ci fosse anarchia;La giurisprudenza è piena di sentenze che hanno condannato i vari comandanti che saltavano corse per le isole nazionali adducendo “avverse condimeteo”I ciomandanti di nave hanno ragione solo nel caso in cui il comandante del porto,con proprio decreto motivato,dichiara 2PORTO CHIUSO:Non mi risulta che sia Napoli che Ischia e Procida abbiano emanato tale provvedimento

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