Collegamenti marittimi: Procida per due giorni isolata, una vergogna

PROCIDA – Inizio settimana, quello che ci siamo appena lasciati alle spalle, estremamente difficile per i collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli con l’isola di Procida che, per oltre trentasei ore consecutive, è rimasta completamente isolata, o quasi, dal continente e dalla vicina isola d’Ischia. Solo nella giornata di ieri, lentamente, si è ritornati ad una semi normalità. Niente affatto irrilevanti i disagi che hanno colpito i settori, economici e non, della comunità isolana a partire dai tanti pendoli sia in uscita, ovvero coloro che, quotidianamente, si recano verso la terraferma o l’isola d’Ischia, ma anche quelli che lavorano sull’isola di Graziella, così come anche gli approvvigionamenti, ad esempio i giornali non sono stati disponibili sia lunedì che martedì.

Tutto questo, nonostante l’impegno profuso dalla delegata Lucia Mameli intervenuta affinché i traghetti Medmar, gli unici che hanno continuato a navigare, facessero scalo anche a Procida ha innescato, in modo particolare attraverso i social, una serie infinite di polemiche. Tra queste la nota del neo commissario di Forza Italia per l’isola di Procida, Menico Scala, che scrive: “In questi giorni stiamo vivendo dei momenti davvero surreali per quanto riguarda il trasporto marittimo che stanno vedendo l’isola di Procida praticamente isolata con il resto del continente e la vicina isola d’Ischia dimostrando come, con condizioni meteo marine non eccezionalmente avverse (in questi giorni i pescherecci hanno regolarmente lavorato, tanto per non andare troppo lontano) l’intero sistema dei trasporti marittimi salta completamente “fregandosene” del diritto alla mobilità degli isolani/isolati con gravissime conseguenze per lavoratori, attività commerciali, cittadini qualunque che devono affrontare viaggi oppure prenotato visite o accertamenti specialistici.

E’ mai possibili che con i mezzi marittimi disponibili da quasi tre giorni viviamo fuori dal mondo? E’ mai possibile che bisogna contare, nel terzo millennio, che ci sia sempre il sole e mare calmo per poter vivere normalmente senza sentirsi cittadini di serie B (peggio ancora di serie Z)? Dove sono le Istituzioni preposte al rilascio delle linee così come ai controlli?

Per alcuni, considerato la vetustà dei mezzi, le riduzione di personale, i tagli per pezzi di ricambio e manutenzioni, scadenze di classe, ect., appena il vento muove i rami degli alberi l’occasione è sempre propizia per affiggere il cartello “avverse condizioni meteo” è fermare il servizio (sempre più spesso l’annuncio avviane anche qualche giorno prima). E’ una Vergogna senza fine, purtroppo”.

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