Economia del Mare: Battuta d’arresto dell’ export cinese

 di Nicola Silenti

Dopo i due anni di pandemia durante i quali si sono registrati enormi volumi di carico e noli alle stelle, oggi si registra un forte inversione di tendenza dovuta in primis alla inflazione che ormai ha raggiunto livelli record da 40 anni a questa parte, al caro energia, alla guerra in Ucraina e ad una forte battuta d’arresto dell’ export cinese.
Il tutto fa registrare una capacita’ enorme di volumi superiore alla domanda che sta portando per ovvie ragioni gli armatori a fermare le navi. Lungo le coste cinesi tra Qingdao, Shanghai e Ningbo’ ci sono piu’ di 100 navi ferme.
Non essendoci carico ovviamente si registrano enormi volumi di contenitori vuoti il che ha mandato in tilt i terminali di stoccaggio facendo registrare anche un aumento dei costi dei parcheggi.
Purtroppo il tutto incide anche sui cambi equipaggi perche’ chi e’ a bordo e’ costretto a restarci non essendo possibile ,almeno per ora,i normali avvicendamenti mentre chi è a terra non riesce ad imbarcare.

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