Il cimitero di Procida ritorna ad essere un luogo decoroso.

di Francesco Marino
Come ricorderanno il lettori, mesi fa avevamo segnalato, su imbeccata del dott. Alberto Ruggi, dello stato di abbandono in cui versava il cimitero comunale, così come molti ricorderanno del sequestro da parte dei Carabinieri del marmo di risulta che ingombrava il viale centrale.
Bene, abbiamo il piacere di constatare che, grazie all’impegno del consigliere delegato cap. Pasquale Sabia, quasi tutto è tornato nella norma.
Il materiale edile è stato rimosso, compreso alcuni marmi in disuso da oltre trent’anni, il personale, per’altro in buna parte precario, ha bonificato l’area. Resta da mettere a posto la tomba di Scialoja e porre una lastra a chiusura di un loculo cosa per la quale invitiamo le ditte che di solito lavorano in zona ha concretizzare la loro disponibilità. Nel complesso, comunque, abbiamo la soddisfazione che una nostra segnalazione è stata tenuta in considerazione dimostrando che, quando ci sono amministratori che non scaldano le poltrone, le cose, pur con limitate risorse economiche, possono andare per il verso giusto.
In questi giorni, poi, organi di stampa locale, una volta indipendenti, hanno annunciato che Procida è riuscita, finalmente, a rientrare nel patto di stabilità. Un piccolo passo verso un risanamento economico oramai assolutamente necessario. Resta la debolezza, qualitativa, della maggioranza della Giunta comunale per la quale osiamo sperare che, dopo quasi un anno del suo insediamento, il sindaco V. Capezzuto abbia il coraggio di avviare la discontinuità con il passato che aveva annunciato in campagna elettorale.
Ci giunge altresì voce di turbolenze nell’Associazione dei Ragazzi dei Misteri a causa, pare, di qualche eterno “Masaniello”. Confidiamo, anche qui, nella fermezza di chi è deputato a controllare queste associazioni con l’augurio che si prendano le decisioni giuste.

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