Che cos’è la democrazia? Governo (crazia) del popolo (demo). Ma il popolo che cos’è? Se non il superamento dello “status” di plebe che risponde, esclusivamente, alla dimensione bellissima dell’uomo lupo all’altro uomo, per andare verso la strada che conduce alla raffigurazione del “civis” che partecipa alla realizzazione del bene comune. Ho fatto questa premessa per entrare dentro la questione della partecipazione da parte della collettività alla corresponsabilità della gestione della “res pubblica”, posta sul tappeto dalla nuova Amministrazione con la istituzione delle “Grancie” che avrei, semplicemente, chiamato consigli di quartiere, come suggerì il compianto e grande Nicola Pellecchia nel 2005 quando fui candidato a Sindaco.
Ciò, perché l’etimologia di tale parola, nel caratterizzarsi nell’impegno identitario di organizzare feste religiose e profane con emblema del proprio borgo si avvicina più agli istinti bassi degli individui che a quelli nobili dei piani alti della vita sociale e civica. Purtroppo tali sentori si sono manifestati nella raccolta delle firme per indicare i delegati delle “Grancie” tanto da paventare mostruose aberrazioni in chi si promuove che ne può uscire un prodotto così maldestro da vanificare le buone intenzioni dell’iniziativa messa in itinere. Per evitare tale increscioso malinteso sarebbe cosa utile convocare una giornata di studi per i delegati di tutti i borghi in cui indicare le linee guida del loro agire che dovrebbe consistere nel mettere in movimento le dinamiche che possono assalire le criticità del proprio territorio, ad esempio la qualità dell’ambiente, della mobilità, della vivibilità, della legalità, della solidarietà, degli abusi, di rispetto reciproco, certamente insieme ad eventi culturali, religiosi e ludici. Confido molto nell’abilità del Sindaco, insieme all’assessore alla cultura, per la quadratura del cerchio perché il buon funzionamento di tali istituzioni risulterà decisivo in futuro per migliorare la qualità della vita della “polis micaelica”.
sinceramente
faccio fatica a seguire tali aberrazioni,tali scemenze.
le grancie ,in un territorio cosi piccolo di 4 km.dove ci sono piu chiese che cristiani,dove le distanze sono cosi ridotte che ci si confonde tra s.antonio e sant’antuono
proporre una cosa del genere è ridicolo. con la motorizzazione le distanze sono annullate
oggi si corre alla velocita della luce e,questi veteri post comunisti con reminescenze sovietiche, ci danno questa bella frittata.
logicamente ,lo scopo è uno solo,siccome l’approvazione tra un candidato e un altro è a insindacabile giudizio del sindaco
quest’ultimo metterà le persone gradevoli a lui
e controlleranno il territorio. ma è una stupidata che lascia il tempo che trova,la verità è che la storia, non io,ha cancellato questo mostro che ha fatto milioni di morti,e,per sempre.
ora si vorrebbe esumarlo,ma è troppo tardi……