Riceviamo e pubblichiamo da Francesco di Girolamo.
“Questa mattina,alle prime luci dell’alba benche’ fossero gia’ le 7,camminavo in auto verso il porto e ,ad un certo punto, ho raggiunto un uomo in bicicletta che mi precedeva spedito.
Incurante del freddo e di quella nebbiolina di umido che i primi raggi non riuscivamo a levare ,pedalava senza incertezze, anzi si alzava sui pedali e,in un attimo mi e’ sembrato un gabbiano che,attendendo la corrente,si libra dagli scogli verso l’infinito blu del cielo,libero.
Ho percepito il suo desiderio di essere avvolto dall’aria,sentirne l’odore e sentirsi libero, finalmente.Libero,sempre.
Per un attimo la sua gioia era la mia.” Dedicato a chi,suo malgrado,aveva perso la liberta’ e oggi puo’ ricominciare a vivere, libero.