Procida. Chiusura associazione "I Ragazzi dei Misteri", ovvero come disincentivare anzichè valorizzare.

Riceviamo e pubblichiamo da Marco Landola un contributo alla riflessione sul recente annuncio della chiusura dell’associazione “I Ragazzi dei Mesteri”

Chiude dopo otto anni l’associazione “I ragazzi dei Misteri” che ha avuto il merito nel corso degli anni di risollevare una processione del venerdì santo con cui tutti si riempivano la bocca, ma che nessuno aveva voglia e coraggio di risollevare da quello stato comatoso in cui era precipitata da tanto tempo; ha istituito un museo, ha partecipato alle feste agli scogli di S’Anna, costruito scenografie e tanto altro ancora. Ma soprattutto ha creato un punto d’incontro in cui giovani e meno giovani passavano il tempo lavorando a qualche progetto, discutendo, divertendosi e quindi crescendo; insieme.

Sulle liti intercorse tra questa associazione e “ Cultura e tradizioni misteriali” che hanno caratterizzato l’ultimo periodo non ho voglia di parlare, non mi sembra la sede adatta anche perché le cose da dire sarebbero troppe.

La cosa che mi rattrista di più è che per l’ennesima volta l’amministrazione comunale si è dimostrata incapace nel tutelare un’associazione che tanto ha dato all’isola, e allo stesso tempo favorire anche la nascita di altre associazioni, attraverso mediazioni e buon senso. Questo dovrebbero fare i “politici”; non lo hanno fatto. Hanno lasciato, ed è qui che è palese la loro incapacità, che tutto degenerasse, hanno lasciato scoppiare la situazione senza prendere nessuna decisione, senza sporcarsi le mani, senza avere la capacità di valutare, anche prendendosi del tempo, tutto ciò che bisognerebbe valutare in situazioni del genere.

Ma a mio avviso, dei politici che agiscono in questo modo, che non affrontano, risolvendoli come dovrebbero problemi del genere, non meritano di essere dove sono, cioè nella casa di tutti i cittadini.

La cosa che più mi nausea è che alla fine questa loro incapacità li mette nelle condizioni di uscire puliti e perché no vincenti da questa situazione, lasciando alle due associazione il compito di scornarsi tra loro, battaglia dalla quale molto spesso ne esce vincitore il più furbo.

Invece di pretendere soluzioni da chi amministra (sono li per quello, non dovremmo dimenticarcelo mai) si alimenta lo scontro con l’altro quasi come fosse un nemico. Degli amministratori che hanno a cuore il loro paese dovrebbero tutelare tutto ciò che di positivo esso riesce ad esprimere, e quindi soprattutto le associazioni, ovviamente tutte e di qualunque tipo. Dovrebbero aiutarle sempre, essere presenti, facilitare la collaborazione tra le varie associazioni, dare incentivi e strumenti per migliorare il loro lavoro; ma questo non avviene mai.

Questo caso è l’ennesima prova, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che gli amministratori non hanno, e non da oggi, le capacità politiche e la sensibilità umana per valorizzare le risorse territoriali e soprattutto umane che l’isola possiede in grandi quantità, dovrebbero unire e invece non intervenendo dividono. Sono scettico sul fatto che se ne renderanno mai conto, voglio sempre sperare che almeno lo capisca prima o poi chi fa associazionismo; anche perché se si continua in questo modo, probabilmente quello che è accaduto adesso ai “ Ragazzi dei Misteri” accadrà un domani alla nuova “Cultura e tradizioni misteriali”.

Eppure proprio coloro che nulla fanno per chi ha risollevato una tradizione che stava morendo, cosa sulla quale hanno gravi colpe anche gli operatori turistici oltre ai “politici”, proprio coloro che non hanno saputo gestire la situazione, poi durante la processione sono sempre in prima fila, avanti a tutti: le mani non se le sporcano per risolvere le situazioni quando il mare è un po’ agitato, ma la faccia la mettono quando tutto è calmo.

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