A causa di mancata volontà politica da parte della Regione Campania dopo lo sciopero dei lavoratori Caremar tenutosi il 25 luglio scorso, nessuno dei problemi relativi alle garanzie occupazionali dei lavoratori in relazione al processo di privatizzazione è stato affrontato nè risolto.
A ciò si aggiunge una gravissima situazione che rischia di comportare sin da subito lo stato di crisi dell’azienda con l’immediata perdita della certezza di corresponsione degli stipendi e del posto di lavoro.
A seguito della avvenuta privatizzazione della Tirrenia la legge impone che il Governo centrale, in assenza della conclusione della privatizzazione delle società regionali sospenda l’erogazione della convezione che regge l’esercizio dell’azienda.
Come conseguenza di ciò, in assenza di un immediato e risolutivo intervento della Regione Campania, l’azienda non sarà in grado di corrispondere in futuro gli stipendi, e rischia di sospendere a breve i servizi e portare i libri in tribunale, senza poter neanche accedere ai benefici dell’amministrazione straordinaria.
Tutto ciò comporterebbe non solo l’immediata perdita di circa 300 posti di lavoro e del trasporto pubblico con le isole del Golfo.
Contro questo, a difesa del salario, dei posti di lavoro e del trasporto pubblico i sindacati sin dai prossimi giorni indirranno tutte le dovute iniziative, nel frattempo comprendono e sono al fianco dei lavoratori che già oggi stanno subendo ritardi nella corresponsione degli stipendi.
FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI
E.Fernicola R.Formisano Ciro Dalesio