Procida: Come rilanciare l’edilizia?

abbattimenti case procida Come risaputo il mattone, ovvero l’edilizia, ha sempre costituito uno dei settori trainanti dell’economia italiana (ovviamente l’isola di Procida non rappresenta una eccezione alla regola) e, quindi, in un momento di crisi come quello attuale dare ossigeno a questo comparto significa, in maniera diretta ed indiretta, mettere in circolo risorse tali da rianimare, non solo le imprese edili, ma anche tante altre attività commerciali.

Da questo punto di vista registriamo la nota dell’avv. Mariano Cascone, consigliere comunale de “La Svolta”, inviata al presidente del Consiglio Comunale, Luigi Muro, e al Sindaco, Vincenzo Capezzuto, nella quale si interroga per conoscere quali sono le azioni poste in essere dall’Amministrazione Comunale per rilanciare, sull’isola di Arturo, un settore così altamente nevralgico.

“La mancata approvazione, ad oggi, del Piano Paesistico da parte della Regione Campania – scrive Cascone – comporta l’applicazione per il nostro territorio, soggetto a vincolo paesistico per la sua intera estensione, della speciale procedura autorizzatoria degli interventi edilizi prevista dall’art. 146 del Dlgs 42/02 (cd. Codice Urbani), che contempla il parere vincolante della competente Soprintendenza.

Tale parere, a seguito dell’adeguamento del Piano Regolatore comunale dopo l’approvazione del detto Piano Paesistico regionale, a norma del com. 5 del citato art. 146 diverrà non più vincolante per l’amministrazione, a differenza di ciò che avviene oggi.

Pertanto, tale passaggio legislativo regionale appare assolutamente necessario al duplice fine:

–          di regolamentare, secondo criteri oggettivi e non più legati a libere interpretazioni da parte della Soprintendenza, il settore edilizio e dare certezze ai cittadini;

–          di sbloccare il settore imprenditoriale dell’edilizia, fondamentale per la ripresa della nostra economia, il quale, a causa della descritta carenza di regole certe dove tutto è lasciato a valutazioni soggettive svincolate da qualsivoglia prevedibile criterio, trovasi in una profonda crisi con ripercussioni anche sull’occupazione giovanile.

Tutto ciò premesso e considerato – continua l’avv. Cascone – SI INTERROGA PER CONOSCERE:

– Se l’Amministrazione Comunale, alla luce dei recenti solleciti avanzati alla Regione Campania anche da codesto spett.le Consiglio, ha ricevuto rassicurazioni e/o scadenze da parte dell’Ente regionale relative all’approvazione del Piano Paesistico di competenza;

– Essendo intenzione di codesta Amministrazione, manifestata al sottoscritto Consigliere per le vie brevi in diverse occasioni, di elaborare e portare all’attenzione del Consiglio Comunale un atto di indirizzo interpretativo circa la materia edilizia relativamente agli aspetti autorizzatori, si chiede di sapere in che modi e con quali tempi tale iniziativa sarà realizzata;

– Nelle more, letto l’art. 149 del Codice Urbani che disciplina gli interventi non soggetti ad autorizzazione, stante la previsione non di dettaglio del suddetto articolo, si chiede di conoscere sin da subito le ipotesi concrete considerate dagli uffici competenti rientranti in tale previsione normativa, indicando ove possibile dei concreti casi esemplificativi.”

Guglielmo Taliercio

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