Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Salvatore Iovine al Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto.
Legittima la crociata contro l’alcool ai baby. Urge sgombrare anche tutta l’arteria principale da potenziali e stanziali auto-killer per pedoni e passeggini
Gentile sindaco,
dalla raffica di mail che sono piovute nella casella di posta elettronica nelle ultime 24 ore, ho capito che una discreta fetta dell’elettorato che non solo non L’ha votata a marzo 2010 ma ha sperato ardentemente fino all’ultima scheda elettorale che Lei non fosse mai eletto, almeno questa volta, idealmente è con Lei. Complimenti per le coraggiose ma tardive scelte impopolari, non si faccia scoraggiare
da nessuno, né dai Suoi alleati, né dall’opposizione, né da risibili interessi mercantili di localini notturni che incoraggiano la presenza fino all’alba di ragazzini con il latte materno ancora sulle labbra. Si attendevano da decenni dei benedetti segnali forti e sebbene quasi fuori tempo massimo, sono arrivati: tutto è perfettibile, tutto è migliorabile, ma si ricordi che il 30 SETTEMBRE NON DEVE SIGNIFICARE ASSOLUTAMENTE NULLA, NON DOVRÀ COSTITUIRE NESSUNA DATA SPARTIACQUE. L’isola, purtroppo, ha bisogno di un VINCENZO DE LUCA, che presieda innanzitutto con TUTTI GLI UOMINI DELLA POLIZIA MUNICIPALE, ed il resto delle forze di polizia giudiziaria, TUTTO IL TERRITORIO, persino via Cecco da Procida e via Concetta Barra. Dei Suoi primi 500 giorni di vita amministrativa, a tutt’oggi non condivido più del 20% delle cose fatte, ma mi rendo conto che stavolta Lei ha bisogno di un grossissimo supporto popolare, a prescindere dai legittimi orientamenti politici, per il bene di tutti e soprattutto per il futuro delle nuove leve. Chi scrive non è un santo delle due o quattro ruote, ma dal 1968 ad oggi ci sono stati almeno 5 incidenti mortali su via Libertà ed un altro paio su altre strade, oltre a centinaia di feriti gravi. Partendo quindi dal traffico La invito a sgombrare innanzitutto l’intera l’arteria principale di via Libertà (disseminandola di autovelox, notte e giorno), da tutte le auto, moto e carrette, anche quelle dei suoi dipendenti comunali, che possono comunque dotarsi di bici o far funzionare le gambe. Almeno per i prossimi 6 mesi tutti devono avvertire sul collo il pesante e soffocante alito della sorveglianza. Auto sdraiate rozzamente su marciapiedi gruviera, divenuti tali proprio a causa di questi pirati della sosta selvaggia, che oltre a pregiudicare i sentieri dei pedoni, li costringono addirittura a districarsi in pericolosi zig-zag, obbligandoli persino a passeggiare sullo spartitraffico. Anziane signore stracariche di buste della spesa quotidiana, mamme con neonati o bimbi piccoli costrette a restare immobili a causa di queste antipatiche canaglie, sicurissimi questi ultimi che nessuno, ma proprio nessuno, irrogherà multe per divieto di sosta. Nessuno vuole apparire fanatico o fondamentalista, perché dinnanzi ad una mera fermata occasionale, tutti devono avere un briciolo di pazienza o un pizzico di tolleranza. Ma di fronte alle solite macchine stanziali, inchiodate ore e ore, giorni e giorni, settimane e settimane, mesi e mesi, anni e anni, non si possono chiudere più gli occhi. Prima di spendere fior di quattrini pensate prima ad affittare o comprare un box. Sono passati solo 3 anni dalla morte di Girolamo Lubrano e a quanto pare questo operaio scomparso prematuramente a causa di violazioni del codice della strada, non ha insegnato nulla a nessuno. E’ stato davvero brusco il passaggio dalla inflessibilità del severissimo Maresciallo Doretto al Far West dei nostri giorni, con agenti della polizia municipale impegnati soprattutto ad irrogare il 27 agosto 2008, dopo 3 mesi dalla morte del Lubrano, stellari multe da 2.500 euro sino a diecimila euro (SIC!!!) il popolo delle bici. Non dimentichiamo mai cosa avvenne il 15 settembre 1994 al giovanissimo Francesco Ambrosino, che perse la vita, anche, a causa della presenza di quelle stramaledette auto stanziali. Ma si sa il sangue si asciuga in fretta e la memoria collettiva funziona sempre peggio. Addirittura chi ha assistito alla Sagra del Mare ha incredibilmente appreso da Matilde Brandi di agenti della polizia municipale impegnati in quei giorni persino a fare da autisti a starlette tv, da raggiungere al Circeo per portarle indietro a Procida. Finché nessuno vigilerà contro queste potenziali auto-killer, l’incolumità dei pedoni, ossia soprattutto gli anziani e mamme con bambini, saranno sempre più a rischio. Solo con una funambolica virata, i comportamenti inizieranno a diventare da bestiali a virtuosi e propedeutici per la Sua tanto auspicata
ISOLA DEL BUON VIVERE.
?SALVATORE IOVINE