Concisa, essenziale, estremamente suggestiva e capace di trasmettere forti emozioni è stata la “performance” messa in scena dai ragazzi della Scuola Media di Procida nel giorno della “memoria”, la sera del 27 gennaio. Ormai, già da diversi anni, questa giornata è diventata per la classe insegnante un appuntamento ineludibile per trasmettere ai ragazzi la conoscenza e l’orrore della Shoah, al fine di “non dimenticare” la morte di milioni di ebrei, disabili, rom, prigionieri politici ed altri. I ragazzi non sanno, ma devono assolutamente conoscere ciò che questo terribile periodo storico, che si identifica con il concetto del “male assoluto”, ha rappresentato per il mondo e l’Europa, affinché non abbia più a ripetersi. Quest’ultima affermazione trae la sua ragione dagli episodi di rigurgito antisemita verificatisi a Roma proprio in questi giorni con il far recapitare delle teste di maiale mozzate alla Sinagoga ed ad altri luoghi simbolo dell’Ebraismo della capitale. Ed esiste anche un pericolo maggiore: il negazionismo. Si tende a negare l’esistenza dei campi di sterminio nel tentativo ignobile di togliere a questi uomini arsi nei camini, dopo la vita, anche un simulacro di memoria. I ragazzi devono sapere! La rievocazione ha compreso il decennio 1938 -1948, vale a dire dalla istituzione delle “leggi razziali” alla promulgazione della nuova costituzione repubblicana. In questo decennio si è verificata la tragedia della Shoah. Con un abile ed intelligente flashback, mentre gli allievi leggevano gli articoli delle leggi razziali contro gli Ebrei, su uno schermo è comparsa l’immagine di Mussolini, che nel famoso discorso di Trieste con parole farneticanti affermava la superiorità della razza ariana. L’affollarsi confuso ed impaurito dei ragazzi ha fatto rivivere i momenti tragici dei famosi “trasporti” che conducevano in condizioni disumane gli Ebrei ai campi di sterminio. Altamente suggestiva la rievocazione dell’avvio alle “docce” di questi derelitti: dietro un lenzuolo bianco sono comparse le ombre degli alunni a simulare i deportati che si spogliavano ignari per essere gasati. Horribile visu et Horribile dictu! (orribile a vedersi e orribile a dirsi!) . Bisogna dare atto a questi ragazzi del loro impegno, ma soprattutto ringraziare i loro insegnanti che hanno lavorato non poco perché tutto riuscisse nel migliore dei modi. E citiamoli questi ultimi per un doveroso “onore al merito!”: Loredana Scotto, Maria Grazia Manzueto, Stefania Scotto, Marisa Scotto di Vettimo, Paolo Lapenna, Annalisa Barbato, Giovanna Actilio, Francesca Intartaglia e, per le coreografie, Ilaria Florentino.
