Procida. Intervista a Paola Di Marino, Nazionale U17

Paola Di Marino procidana, classe 1994, è tra le 18 convocate ler la doppia amichevole che si terrà oggi e giovedì 24 marzo contro la Francia a Hyeres. Tappa di avvicinamento verso finali del Campionato Europeo di categoria che si svolgeranno a Nyon in Svizzera nel mese di luglio. L’abbiamo intervistata e fatto due chiacchiere con lei;  giovane talento del calcio procidano per chiederle di  come sta viviendo questa sua esperienza sportiva e di vita, anche molto dura e piena di sacrifici per una ragazza così giovane. Lei ci sta mettendo il cuore e tutta se stessa scalando le tappe di una carriera sportiva che ci auguriamo piena di gioie e soddisfazioni e che ci rende orgogliosi di avere una concittadina che porta alto il nome di Procida nel mondo del calcio femminile a livello nazionale e internazionale.

Intervista che verrà pubblicata nei prossimi giorni sul GOLFO.

1. La federazione consente alle ragazze di giocare con gli uomini fino all’età di 14 anni. Ti sei mai sentita discriminata in quegli anni?
No mai, anzi ero ben accolta e soprattutto penso sia stata un punto di riferimento della squadra.

2. Cosa ti ha spinto ad avventurarti nel mondo del pallone?
Semplicemente guardando mio padre che si divertiva giocando con gli amici. E poi è iniziato tutto come un “gioco” ma pian piano questa mia passione è diventata sempre più forte al punto che oggi non potrei farne a meno

3. I tuoi familiari come vivono questa tua passione?
Adesso i miei la vivono bene..sono molto fieri e orgogliosi di me..Solo in passato ho avuto un pò di problemi, soprattutto con mamma perche non voleva mandarmi per paura che mi facessi male, ma quando mi vide giocare per la prima volta e l’amore che mettevo nel praticare questo sport si rese conto che qualsiasi cosa che avrebbe detto non mi avrebbe fatto cambiare idea.

4. Giochi titolare nel Carpisa Yamamay femminile e nella rappresentativa nazionale Under 17, eppure se facciamo un sondaggio tra gli sportivi isolani, se diciamo chi è Paola Di Marino, nessuno lo sa; viceversa tutti sembrano conoscere i vari Bottone, Del Gaudio ecc. C’è un po’ di invidia, o pensi sia normale?
Non c’è invidia e non penso sia una cosa normale solo perchè gli uomini vengono considerati più delle donne. Penso che a confronto loro ho qualcosina in più. Ho raggiunto il mio obiettivo ma penso un pò quello di tutti: La nazionale quello ch loro non sono riusciti a raggiungere. Spero di puntare sempre più in alto.

5. Ci dici quali sono secondo te le caratteristiche peculiari del calcio femminile rispetto al maschile?
Ovviamente il calcio maschile è più seguito rispetto a quello femminile. Ha più visibilità. Se parliamo di aspetto fisico loro ovviamente sono molto più formati rispetto a noi donne ,hanno molta più forza,però il nostro lavoro non è da sminuire. Possiamo dire che quando entriamo in campo mettiamo la stessa grinta che mettono loro.
6. Il sogno di ogni giovane calciatore è quello di varcare i cancelli di Coverciano ed indossare la maglia azzurra della nazionale. Cosa si prova ad indossarla la maglia con le quattro stelle di campioni del mondo ed ascoltare l’inno di Mameli?

6)Ogni volta che indosso quella maglia è sempre un’emozione nuova,che non si può spiegare. Cantare l’inno di Mameli poi è la possibilità di dimostrare che anche il sud vale visto che, soprattutto Napoli, viene disprezzata. E appunto per questo per me è un motivo di orgoglio. Spero di continuare e portarlo in alto.

7. A chi dedichi questa convocazione in nazionale?
7)Ovviamente ai miei genitori per tutti i sacrifici che hanno fatto e che stanno facendo per me. Se non ci fossero stati loro non avrei mai potuto continuare il mio “sogno” se cosi posso definirlo.

8. Il calcio femminile in Italia non ha la stessa visibilità del calcio al maschile, ma è un movimento in rapida evoluzione, cosa vedi nei prossimi anni?

8)Spero che anche in Italia il calcio femminile diventerà professionista come le altre nazioni dove ha più visibilità.

09. Com’è la tua vita di tutti i giorni? Quanti sacrifici devi fare? Raccontaci una tua tipica giornata, dalla mattina alla sera.

09)La mia vita è un po’ difficile. Faccio fatica a far coincidere la con il pallone. Allora la mattina alle 8 vado a scuola. alle 2 esco.. 2,15 arrivo a casa e subito mangio. Verso le 3 finisco e subito devo mettermi a fare i compiti visto che ho solo un’ora per studiare perché alle 4 mi devo preparare per poi partire alle 5.Alle 7 ho allenamento fino alle 9. Dopo l’allenamento devo correre di nuovo  per non perdere il traghetto che parte da Napoli alle 21.55. Devo ringraziare il mio amico Salvatore che è sempre disponibile. Ci sarebbero altri problemi se non ci fosse lui. Verso le 11,15 arrivo a Procida. Ritorno stanca a casa che subito mi metto a letto senza nemmeno mangiare. E questo 4 volte alla settimana.

10. Pensando al calcio maschile o anche al calcio femminile, quale campione ti somiglia maggiormente? E chi vorresti che giocasse al tuo fianco?

10)Essendo difensore a me piace soprattutto lo scontro fisico ed è proprio la caratteristica che mi appartiene. Un giocatore ch emi potrebbe assomigliare è Lucio giocatore dell’Inter la mia squadra preferita. Ed è proprio lui che vorrei che giocasse al mio fianco perché per me sarebbe una sicurezza.

11. Provi più piacere nel segnarla una rete o nel salvarla?
11)Essendo difensore provo più piacere salvarla, però non mi dispiacerebbe segnarla. In sei anni che gioco ne ho realizzata solo una ed è stata quella più importante: in nazionale.

12. In campo sei molto grintosa, e fuori dal rettangolo verde che donna sei?
13)Fuori dal rettangolo verde sono una ragazza dalle mille risorse. Non piace la tranquillità quindi posso definirmi una ragazza molto attiva e vivace.

14. Il calcio in Italia non è molto popolare. Vorresti, magari nel futuro, emigrare in nazioni dove il calcio femminile è alla stregua di quello maschile come in America o magari nella Liga Spagnola?

14)Per adesso mi trovo bene. Non posso prevedere il mio futuro però certamente mi farebbe piacere emigrare in America dove il calcio femminile è più seguito e soprattutto dove c’è una buona organizzazione non come in Italia che abbiamo tutti la stessa mentalità.

Potrebbe interessarti

nicola crisano

PROCIDA CALCIO. Crisano a “Il Golfo”: “Pronto a ritornare in caso di ripescaggio per un campionato di vertice”

di MARIO LUBRANO LAVADERA (da “Il Golfo”) L’Isola di Procida ha ufficializzato nella giornata di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *