Procida. La vergogna del cimitero continua.

di Francesco Marino

Come molti lettori ricorderanno, lo scorso 3 settembre, è stato pubblicato un articolo in cui si documentava lo stato di degrado del cimitero comunale di Procida, fatto che traeva origine da una segnalazione di un nostro stimato concittadino.

Da allora, a distanza di oltre venti giorni, non un cenno, non una telefonata, non un qualsiasi segnale da Sindaco e delegato seppur invitati a verificare e prendere provvedimenti.

In questo lasso di tempo di colpevole silenzio, se possibile, la situazione si è aggravata in quanto al cimitero mancano guardiani e seppellitori così come cataste di materiale, marmi, ingombrano il viale centrale (ma i cittadini non pagano una tassa per lo smaltimento?).

Intanto, così come avevamo già anticipato, abbiamo scritto al Decano di Procida, Mons. Michele Ambrosino, affinché si adoperi con tutta la sua autorità e prestigio per porre riparo allo sconcio del Cimitero.

Voci provenienti dall’entourage del Sindaco e del delegato cimiteriale, ci fanno sapere che non ci sono soldi per dare adeguata sepoltura ai nostri morti, dando il chiaro sintomo di essere privi di idee per portare avanti qualsiasi progetto per il Paese. Ed allora proviamo a dare qualche suggerimento.

Ad esempio, il Pio Monte dei Marinai, da secoli commissariato, ha i soldi per poter costruire un loculo in cui riparare le ossa di quei morti protette, si fa per dire, da un cartone. In alternativa le due ditte che lavorano nel cimitero, in regime di non concorrenza, potrebbero rendersi disponibili a recuperare alcune situazioni critiche. Infine, la Chiesa di Procida, potrebbe lanciare la “Domenica del Cimitero” onde poter raccogliere le offerte da destinare a tale nobile scopo.

Speriamo che da questo nuovo appello a Chiesa ed Istituzioni i nostri morti trovino pace e degna sepoltura.

Francesco Marino

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