L’On. Caldoro, dopo lunga riflessione, ha nominato presidente dell’Albano Francescano la Sig.ra Carannante che, con un auto celebrativo curriculum, si è presentata ai procidani. Non dubitiamo delle doti del nuovo presidente che alcuni amici ci segnalano quale terziaria francescana e delle modalità con cui la Chiesa di Procida, per statuto, abbia il voto determinante nella gestione dell’Albano Francescano e di come, anche questa volta, abbia fatto pesare non poco il proprio peso in concerto con la Regione.
Del resto anche l’avv. Cascone era stato nominato, a suo tempo, dal potentissimo sponsor bassoliniano, l’assessore Montemarano. Detto questo, bisogna dare atto a Mariano Cascone di essere stato un buon presidente per l’Albano. Intelligentemente ha operato per far valere i diritti dei procidani rilanciando e riqualificando la struttura di accoglienza per gli anziani, fra grandi problematiche economiche, e che comunque rappresenta un fiore all’occhiello dell’isola di Procida. Si è battuto per Vivara, che è il polmone, non solo turistico, dell’isola ma anche la cassaforte dell’antica struttura ospedaliera.
In pratica, se la Regione Campania pagasse regolarmente l’affitto di Vivara, non ci sarebbe nessun problema economico. Ora, speriamo che, con lo sblocco dei pagamenti verso i creditori di Comuni e Regioni, anche questo problema sia almeno attenuato.
Il prossimo passo, che molti attendono, è anche la sostituzione dell’imprenditore Maurizio Marinella alla guida del Comitato di Gestione da oltre un settennato che, per quanto ottimo nella promozione del proprio marchio di cravatte, come manager di Vivara si è dimostrato un autentica palla al piede.
Noi siamo sicuri che la neo presidente Carannante saprà staccarsi, come il suo ottimo predecessore Cascone, dalle logiche della politica. Auguri, dunque, al nuovo presidente ed un grazie all’uscente Cascone il quale, forse una volta chiaritosi le idee, potrà meglio coltivare le sue legittime ambizioni politiche.