“Passato il Santo passata la festa” dice un vecchio adagio e, quando per molti, ma non per tutti, si tratta di ritornare alle normali faccende dopo qualche giorno di ferie, per attività commerciali ed imprenditori del turismo è già tempo di tirare le somme e fare un consuntivo di quello che, almeno a Procida, rappresenta il termometro della prossima stagione estiva.
In verità, fatta eccezione per Venerdì Santo con una prima parte della giornata quasi di carattere estivo, le avverse condizioni meteo, la pioggia in particolare, hanno condizionato non poco l’afflusso di turisti sull’isola di Arturo. A farne le spese i visitatori giornalieri che, nella sostanza, anche nella giornata di pasquetta, si sono ridotti al lumicino cosa che ha fatto sembrare distante anni luce, diciamo inizio di questo terzo millennio, i tempi in cui le stradine erano completamente invase da sciami di famiglie e giovani alla ricerca di un luogo per mangiare la colazione al sacco o in attesa di accaparrarsi un posto in qualche locale.
Ma, probabilmente, le condizioni meteo hanno rappresentato solo una ulteriore aggravante ad una situazione economica generale che continua ad imporre tagli al budget familiare anche in occasioni di festività per anni considerate sacre ed intoccabili. Da questo punto di vista molte le lamentele giunte riguardanti i prezzi dei biglietti, non proprio economici, di traghetti ed aliscafi (per una famiglia di 4 persone il ticket per andata e ritorna è di circa 100 euro).
Guglielmo Taliercio