Sulla discussione aperta dall’interrogazione parlamentare proposta dall’On. Roberto Fico, abbiamo raccolto la dichiarazione del Responsabile per l’isola di Procida della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici, arch. Paola Bovier: «Rispondo subito, ancora prima che pervenga in ufficio la richiesta. Gli antichi basoli, sono vincolati in quanto oggetti di proprietà comunale e di periodo superiore ai 70 anni. Per la salvaguardia di detta pavimentazione ci sono delle note della Soprintendenza atte alla conservazione del bene. Lo stato qui ante della Marina di Sancio Cattolico era costituito da pavimentazione mista, basoli vesuviani, pietra lavica e mattonelle cementizie. Per migliorare la visione dei luoghi si è concordato con l’Amministrazione Comunale di salvare i basoli recuperando il materiale e mettendolo in opera nella fascia adiacente alla cortina dei fabbricati. Ovviamente, per omogeneità con la preesistente fascia, banchina, segue pavimentazione lavica etnea. La pavimentazione lavica in esubero deve, obbligatoriamente, essere riutilizzata in aree di interesse culturale, quali sagrati, piazze e con comunicazione descrittiva al mio Ufficio. Se i basoli, dovessero essere trafugati, seguirà denuncia alla Procura».

bovier paola
Salve a tutti, ho letto su FB che Eugenio Michelino invitando i commentatori ad informarsi diceva che sui basoli che stanno mettendo non ci passeranno le macchine. Dato che la mattina per lavoro vado a Napoli e metto la macchina sotto alla centrale elettrica e dato che i basoli sono gli stessi vuol dire che anche quel tratto sarà solo pedonale?