Procida. Un bilancio della giunta Capezzuto

Di Dino Ambrosino

Dopo più di un anno dall’inizio della nuova consiliatura si può tracciare un primo bilancio indicativo dell’efficacia dell’azione amministrativa della Giunta Capezzuto.
Innanzitutto, obiettivamente, occorre dare atto della maggiore presenza di un Sindaco il cui lavoro però non dà i frutti desiderati. La politica amministrativa è altalenante, l’impegno degli assessori isolato e discontinuo, i risultati strategici ampiamente disattesi. Nel complesso emerge la figura di un Sindaco autonomo e distaccato e di un’Amministrazione disomogenea, scarsamente motivata, incapace di fare squadra e condividere obiettivi comuni.
Per meglio esprimere gli effetti negativi di questa situazione si può fare l’analisi dei due problemi più gravi che da anni attanagliano la comunità procidana: la gestione dei rifiuti e l’organizzazione dei trasporti / traffico privato.
In merito alla gestione dei rifiuti, nonostante i cittadini abbiano dimostrato in molteplici modalità la loro sensibilità sul problema, l’Amministrazione è ancora incapace di organizzare una buona raccolta differenziata. I risultati ottenuti dall’esperimento del gruppo “Noi facciamo la differenza”, per fare un esempio concreto, parlano chiaro. I cittadini coinvolti nel progetto sono stati capaci di differenziare l’80% dei rifiuti, realizzando con una semplice autogestione obiettivi degni di paesi nordici. Bisogna essere orgogliosi di queste capacità che dimostrano ancora una volta l’insussistenza organizzativa dell’Amministrazione Comunale. In un’isola piccola e compatta come Procida si potrebbe realizzare una gestione dei rifiuti con ottimi risultati. Da anni proponiamo il “porta a porta” con un sistema di rilevazione ottica dei risultati per attribuire premi a chi differenzia. Si potrebbe organizzare la raccolta scadenzata per le diverse strade abbinate a fasce orarie con l’eliminazione di tutti i cassonetti.
Nonostante negli anni abbiamo fornito proposte e soluzioni, l’Amministrazione si continua a trastullare nel suo disinteresse. Al punto che nell’avviare il quarto tentativo di raccolta differenziata, non ha neppure recapitato ai cittadini il vademecum informativo necessario per comunicare il calendario settimanale di conferimento dei rifiuti. Addirittura l’intera città di Napoli si è data obiettivi ambiziosi per i prossimi mesi, mentre la nostra isola raggiunge percentuali realmente imbarazzanti (siamo sempre intorno al 20%).
In merito alle gestione dei trasporti e del traffico privato, l’Amministrazione dimostra in modo lampante il suo spirito conservatore. Capezzuto non ha vinto le elezioni per innovare, ma per mantenere lo status quo, per tutelare gli stessi interessi e le stesse abitudini di sempre.
Oramai sono vent’anni che si sperimenta il divieto assoluto ed ogni estate porta con sé le medesime polemiche. Segno che la comunità è stanca delle misure tampone, si ritiene matura per interventi definitivi. Occorre proporre una modifica strutturale delle abitudini, avendo come obiettivo innanzitutto la tutela della qualità della vita dei cittadini procidani. In modo particolare vanno salvaguardate la salute e il benessere delle fasce sociali più deboli come bambini e anziani.
A questo proposito è indicativa la risposta banale data dal Sindaco ad una nostra proposta in Consiglio Comunale. In merito alla possibile realizzazione di una zona attrezzata per i bambini in prossimità del Largo Caduti, ci è stato banalmente risposto che la zona in questione è interessata da un traffico intenso dei veicoli con doppio senso di circolazione. Quindi nella disputa tra l’automobile e il pedone, l’anziano, il bambino, prevale sempre la prima.
Procida aveva bisogno di ben altra politica di ben altra Amministrazione. Questo è il tempo delle scelte e chi ci governa appare evidentemente inadeguato.

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