I progetti del nuovo segretario del Circolo PD di Procida

PROCIDA – Prima uscita pubblica del nuovo segretario del Circolo PD di Procida, Raimondo Scotto di Covella, eletto nei giorni scorsi che, in una nota, scrive: “Con questo messaggio vorrei condividere con voi alcuni pensieri e progetti in seguito alla mia elezione a Segretario del Circolo Pd di Procida.

Vorrei in primis esprimere un sincero ringraziamento a chi mi ha preceduto, a una donna e una professionista che prima di tutto è una cara amica, Titta Lubrano, e anche a quanti in questi 10 anni hanno collaborato a mantenere attivo, anche tra tante difficoltà, il circolo PD. E ancora ringraziare le amiche e gli amici del Circolo PD di Procida che sabato, in occasione del Congresso locale, mi hanno dato fiducia eleggendomi Segretario.

Non posso non ringraziare anche il candidato alla Segreteria Provinciale di Napoli Tommaso Ederoclite per aver creduto nel mio progetto e con il quale condividerò l’esperienza nell’Assemblea Provinciale di Napoli.

Oggi, avere bisogno degli altri, non deve essere un punto a sfavore o una vergogna, ma bensì sia per questo “giovane” circolo una virtù. La capacità di circondarci di persone positive e propositive, preparate ma umili, in grado di ascoltare sia per tutti noi un impegno per l’inizio di questa avventura, un impegno che ci guidi verso la costruzione di vero e sincero confronto, inteso come valore necessario e decisivo.

È chiaro che ognuno lavora con passione perseguendo i propri interessi con forza. Il problema è che pur stando tutti sulla stessa isola si rema in direzioni diverse con un narcisismo che di fatto preclude la considerazione del prossimo. Dobbiamo, quindi, elevare l’interesse individuale a un piano comune. Affrontare, e soprattutto condividere, obiettivi, strategie e decisioni, sommando le competenze dei singoli, responsabilità partecipate e soluzioni coerenti agli interessi generali. Il rispetto dei ruoli è fondamentale, soprattutto con e verso le istituzioni, ma tutti gli attori coinvolti devono trovare un punto comune per la risoluzione dei problemi, riconoscendo l’autorevolezza delle singole professionalità. Non si può però prescindere dalla condivisione e la difesa di quei valori e diritti fondamentali quali l’eguaglianza, l’inclusione e il rispetto reciproco. Alzare muri contro qualcuno o qualcosa può funzionare nel breve periodo, ma in prospettiva non è mai producente.

Compito di un Partito è anche quello di essere capace di supportare i suoi amministratori, perché ben sappiamo quanto in questo momento governare sia complesso e le scelte difficili non mancano, e che sia quindi capace di stare loro accanto, di non lasciarli soli, e di chiedere contemporaneamente loro conto.

Riscopriamo, allora, insieme il senso di appartenenza, quello stare insieme (a volte faticoso) che alimenti in noi sempre più la voglia di dialogo, di ascolto, di confronto. E mettiamo al centro del nostro stare insieme il circolo, con la sua funzione di punto di riferimento per la comunità e sintesi tra realtà produttive, associative, volontariato e rappresentanze politiche del territorio. Facciamo in modo che questa esperienza possa riavvicinare la politica alla cittadinanza, tornando nelle piazze, non solo in toni polemici, ma bensì propositivi.

Concludo con una frase che sarà una guida al compito che mi è stato dato: “Cominciate con fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. E invito, ringraziando da subito chi ne avrà voglia, a suggerirmi ciò che ritiene sia necessario, possibile e perché no, impossibile realizzare sul territorio”.

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