Giaquinto: “Soddisfazione per la nomina dei Garanti”

PROCIDA – Soddisfazione e qualche perplessità viene espressa dal Comitato Promotore Referendum Migranti a Procida, attraverso una nota del portavoce Giuseppe Giaquinto, dopo la nomina dei componenti del Comitato dei Garanti (Presidente avv. Claudia Esposito; avv. Elisa Barone; prof. Pasquale Lubrano Lavadera; dott. Luigi Primario e avv. Mariano Cascone), all’indomani della riunione del Consiglio Comunale tenutasi il 10 novembre. “Venerdì scorso – si legge nella nota di Giaquinto – il Consiglio Comunale di Procida ha provveduto alla nomina del Comitato dei Garanti previsto dal regolamento che disciplina l’utilizzo dell’istituto del referendum comunale ed approvato 18 anni fa. Come Comitato per la promozione della consultazione popolare sul tema dell’arrivo dei migranti a Procida esprimiamo soddisfazione perché abbiamo noi stessi sollecitato con determinazione il completamento della procedura affinché si arrivasse a perfezionare uno strumento di democrazia partecipativa che nessuno fino ad oggi ha sentito l’esigenza di attivare e di cui, anche come Rete dei Cittadini di Procida cogliamo, oggi e soprattutto domani, l’opportunità di utilizzare per delineare una reale partecipazione della comunità locale alle scelte che investono il proprio vivere quotidiano e, in molti casi, il proprio futuro.

Riguardo i nomi espressi, al di là del valore umano e professionale dei componenti nominati, verso cui nutriamo la più completa stima, ci sembra che ancora una volta l’amministrazione abbia perso l’occasione per dare un segnale di governo imparziale della cosa pubblica e di rispetto per i cittadini.

In effetti, senza voler palesare chissà quali sospetti, è indubbio che la maggioranza dei membri nominati hanno pubblicamente già espresso in modo netto la loro contrarietà al referendum promosso. Il Presidente stesso del Comitato, che dovrebbe rappresentare una ulteriore garanzia di imparzialità ed obiettività, ha espresso in più occasioni pubbliche il proprio orientamento nettamente contrario alla consultazione popolare.

A questo punto, proprio perché non vogliamo sentenziare in modo assolutamente pregiudiziale sulle decisioni assunte, auspichiamo che il lavoro dei membri del Comitato, in analogia con simili funzioni di altri organi tecnici, voglia garantire la assoluta imparzialità alla partecipazione diretta e alla stessa autonomia dei cittadini rispetto ai percorsi intrapresi dal Comune di Procida ed allo stesso orientamento di assoluta contrarietà al referendum sui migranti espresso da gran parte dei membri dell’amministrazione comunale.

Per essere chiari i garanti esistono a garanzia dei cittadini nei confronti delle scelte amministrative e non viceversa. Non vorrei – conclude il documento –  che i garanti stessero a garantire unicamente che il referendum non si faccia. Detto questo, come Comitato promotore continueremo a portare avanti la nostra iniziativa con gli strumenti democratici che lo Stato garantisce ai cittadini”.

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6 commenti

  1. Il referendum proposto dal comitato promotore non possiede i requisiti di legalità. Qualsiasi questione che riguardi diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale, oltre che da trattati internazionali, e il diritto d’asilo lo è, non può essere rimessa al voto favorevole o contrario di una comunità locale.Non voglio naturalmente anticipare il responso del Comitato dei garanti. Ma non potrà essere altro che questo. Cosa si penserebbe per assurdo se si costituisse un comitato per un referendum per togliere il diritto di parola, a Giaquinto o chiunque altro a Procida? Ci sarebbe da ridere! eppure siamo più o meno sullo stesso piano

  2. Grazie Luigi per aver chiarito la situazione. Stanno facendo un casino per 34 poveri cristi

  3. Sig.Antonio e Schiano

    non vi affannate troppo se il referendum si farà o meno.

    Alle prossime elezione ,con la sconfitta sicura degli pseudo catto-comunisti

    ,spazzeremo via questo marciume che sta portando l’Italia allo sfacelo totale.

    Si ripristinerà l’ordine sociale,e avremo ,finalmente,un pò di giustizia.

    • Sign geppino chi dovrebbe spazzare via il marciume? Forse gli uomini che si trasformano come il portavoce del movimento per il referendum? Mi dica si è trasformato anche lei?

      • Sig.Antonio

        no,non mi riferivo a Procida.

        Penso che il problema dei profughi prescinda dai soli problemi nazionali o locali.

        E’ diventato,ormai,un fatto europeo. E,se non lo si affronta nel modo giusto,cioè,cambiando marcia rispetto alla situazione italiana,ch’è un’accoglienza tout-court,

        andiamo a sbattere contro un muro. Non si tratta ,a mio parere,di 20 0 30 immigrati,è che si deve cambiare radicalmente politica.

        Ecco perchè penso che il popolo procidano debba esprimersi su una situazione che può diventare esplosiva tra qualche anno

    • GEPPINO FOR PRESIDENT!

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