Il personaggio del 2010 è Domenico Finiguerra

Per me è davvero un onore poter ospitare eondividervi un articolo  che dimostra quanto sia stato importante il lavoro di un sindaco di una piccola città in provincia di Milano, Domenico Finiguerra che a Cassinetta di Lugagnano ha avviato una vera rivoluzione che si sta piano piano diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia.

I lettori de Il Giorno, con un plebiscito, lo hanno votato come personaggio dell’anno  Tu cosa ne pensi? Commenta.

di Cristiana Mariani – Cassinetta di Lugagnano, 6 gennaio 2011- Trentanove anni e un modo nuovo di fare politica. Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano da quasi nove anni, è stato votato a furor di popolo dai nostri lettori come il personaggio del 2010. Particolarmente attivo nella conservazione del territorio, si è distinto per aver approvato con il suo Consiglio comunale un Piano di governo del territorio che non prevede l’arrivo di altri insediamenti nel paese. È fra i promotori della campagna e del movimento nazionale “Stop al consumo di territorio” che il 24 gennaio 2009 ha preso avvio da Cassinetta di Lugagnano.

Sindaco Finiguerra, si aspettava questo riconoscimento?
«Assolutamente no, sono rimasto davvero molto sorpreso. Sono contento che ci siano tante persone che credono in me, nel mio gruppo e nei principi che guidano il nostro operato».

Il 2010 è stato un anno molto impegnativo per lei. Come lo definirebbe?
«Quello appena trascorso è stato un anno importante perché Cassinetta di Lugagnano si è ritrovata al centro di un movimento che ha avuto uno sviluppo inaspettato. Le nostre idee e iniziative sullo stop al consumo del territorio e sulla salvaguardia dell’ambiente hanno riscosso un grande successo che ci lusinga perché significa che questi sono temi cari a molti in tutta la Penisola. Soprattutto in Lombardia abbiamo avuto un peggioramente della qualità della vita proprio a causa del consumo indiscriminato del territorio e questa tendenza va invertita. Durante tutto il 2010 il mio staff ed io abbiamo affrontato esperienze diverse dal solito che ci hanno portato a conoscere un nuovo modo di fare politica. Ci siamo confrontati con l’associazione dei Comuni virtuosi, dalla quale abbiamo avuto l’opportunità di imparare davvero molto. Questo gruppo si sta dando da fare e sta adoperando buone pratiche quotidiane dimostrando che un altro mondo è possibile. In questi giorni, inoltre, stiamo lanciando, insieme all’attore e cantante Luca Bassanese, uno spettacolo che avrà lo scopo di veicolare i contenuti che spesso restano confinati nei convegni specializzati».

Come si è avvicinato alla politica?
«Ho intrapreso lo stesso percorso che seguono molti ragazzi che si avvicinano a questo mondo. A vent’anni mi sono iscritto al partito dei democratici di sinistra ad Abbiategrasso e poi sono diventato consigliere comunale. Poco dopo, quasi per gioco mi sono ritrovato candidato sindaco a Cassinetta di Lugagnano e, insieme alla mia lista civica, ho vinto le elezioni. Grazie a dei compagni di viaggio eccezionali che compongono il Consiglio comunale, stiamo governando da quasi nove anni. Ognuno di noi ha messo tanta passione in tutto quello che ha fatto e i risultati si sono visti. In questi quasi nove anni abbiamo trasformato questo paese che oggi può a buon diritto essere considerato la perla del Naviglio».

Cassinetta di Lugagnano è un paese piccolo che però sta facendo sentire la propria voce anche su temi importanti come viabilità ed ecologia. Come siete riusciti a ottenere questo risultato?
«Ogni amministratore deve decidere se incarnare un progetto che vada al di là del proprio semplice mandato e che consideri le generazioni future oppure se invece limitarsi a cercare di essere rieletto. Nel primo caso si può pensare di rendere un buon servizio alla cittadinanza e si costruisce qualcosa di veramente utile. Se si sceglie di percorrere la seconda strada, invece, magari si riuscita a essere confermati, ma di certo non si lascerà una grande impronta nella storia del proprio paese. Noi abbiamo immaginato che le scelte che dovrebbero essere fatte a livello nazionale possano funzionare anche in realtà locali come la nostra. Il mito della crescita eccessiva sta creando disoccupazione, paura del diverso e molti altri disagi. Cercare di costruire qualcosa di diverso è possibile».

Nel 2012 il vostro Comune andrà alle urne per scegliere il nuovo sindaco. Visto che non potrà più ricandidarsi, cosa farà?
«Non sono un sindaco a tempo pieno e quindi continuerò con il mio lavoro fuori da Cassinetta. Di certo non abbandonerò la politica, anche perché intendo questo concetto nell’accezione di Aristotle. Considero politica, infatti, l’adoperarsi per il bene comune e quindi è inevitabile che io continui a lottare anche per il futuro di mio figlio. Ho sottoscritto un appello per costituire un movimento per governare l’Italia in un modo alternativo, vedremo cosa succederà. Di certo nel nostro Paese c’è un gran bisogno di politica vera, caratterizzata da un pensiero lungimirante. Cercherò di dare il mio contributo».

Se avesse tre desideri da esprimere, che cosa vorrebbe?
«Prima di tutto, chiederei che entro i prossimi cinque secondi venga definitivamente interrotto il dramma di tutti i bambini che muoiono ogni giorno di fame. Non si può pensare di essere felici sapendo che qualcuno che non si può opporre a questa condizione sta soffrendo. In secondo luogo, decreterei la fine di tutti i conflitti nel mondo. Il terzo desiderio? Lo lascerei esprimere a chi non ha voce in capitolo perché oggi si tende sempre di più a organizzare la vita di un pianeta senza tener conto delle generazioni future e delle loro esigenze».

di Cristiana Mariani

http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2011/01/06/438212-personaggio_2010.shtml

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