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Procida: Il Pio Monte dei Marinai, quattrocento anni di storia e solidarietà

PROCIDA – Nei giorni scorsi, presso la chiesa di SS. Maria della Pietà e di San Giovanni Battista in via Roma, con il patrocinio del Comune di Procida e il Pio Monte dei Marinai, si è tenuto l’interessante e partecipato incontro sul tema: “Aspettando lo Stato sociale. I Monti di previdenza, Assistenza e Lavoro nel Mezzogiorno”. L’evento, organizzato dalla dott.ssa Raffaella Salvemini nell’ambito delle attività dell’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo, ha rappresentato un momento di riflessione sulla solidarietà e la mutua assistenza prima della nascita dello stato sociale con l’Unità d’Italia ed ha visto, oltre la partecipazione istituzionale del Sindaco Dino Ambrosino e dell’assessore alla cultura ed eventi Nico Granito, anche dei rappresentanti della realtà di Torre del Greco tra i quali il decano degli amatori Peppino D’Amato.

A fare gli onori di casa don Giovanni Costagliola, parroco della chiesa di SS. Maria della Pietà e di San Giovanni Battista, che di recente ha festeggiato i cinquant’anni di sacerdozio, il quale, nel suo intervento, ha dato il benvenuto agli ospiti ricordando che la sede dell’incontro è “il tempio costruito con il sacrificio dei nostri valorosi e virtuosi marinai, quale faro luminoso di storia e di fede religiosa il simposio della conoscenza e del sapere della vita della nostra gente di mare, a distanza di quattrocento anni dalla fondazione del Pio Monte dei marinai di Procida. E’ un dovere di riconoscenza e di gratitudine ricordare e commemorare le loro gesta per tramandarle ai posteri in quanto esse costituiscono la gloria e il vissuto della nostra antica e lodevole generazione che, pur di sovvenire alle necessità personali, familiari e sociali, non si è risparmiata di andare incontro a tanti e tanti disagi e valorosi distacchi sia dagli affetti più cari che dalla terra nativa, affrontando tempeste e burrasche fino a dare, a volte, il dono prezioso della vita stessa”. Tante le opere realizzate dal pio Monte dei Marinai sull’isola a partire “dalla primitiva e artistica cappella dedicata a S. Maria della Pietà e S. Giovanni Battista e S. Leonardo Abate nell’anno 1617 come si evince anche dalle mattonelle con le raffigurazioni della Madonna della Pietà, S. Giovanni Battista e S. Leonardo e poi di questa splendida chiesa nell’anno 1624 come risulta dalla Sacra Visita del cardinale Giuseppe Spinelli nell’anno 1742”. Ma l’opera del Pio Monte dei Marinai, come sottolinea padre Giovanni Costagliola, è andata ben oltre finalizzata anche “ad aiutare le famiglie dei marinai che versavano in difficoltà economiche o nella precarietà della salute, offrendo così assistenza sanitaria ed economica. Si sono quindi preoccupati della salute del corpo e dello spirito dei bisognosi secondo lo spirito del Vangelo di Gesù”. Concludendo il suo intervento, quindi, padre Giovanni Costagliola ha esortato tutti “a visitare, venerare e soprattutto amare questo luogo sacro di preghiera e di contemplazione e prendere a cuore questo pio sodalizio di solidarietà e di carità, mantenendo vivo il ricordo di tutta la gente di mare ed in modo speciale di coloro che riposano sotto l’azzurro del mare e del cielo e nel nostro cuore la memoria ed il suffragio per la loro concreta testimonianza cristiana e marinara”.

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