premio elsa morante
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Procida: Nel centenario di Elsa Morante, forse, scompare il premio a Lei dedicato.

di Francesco Marino

Il 18 agosto del 1912 nasceva a Roma Elsa Morante, voce altissima della nostra letteratura, famosissima per i suoi romanzi come Aracoeli, La Storia ma, soprattutto, l’isola di Arturo, con il quale vince il Premio Strega, ambientato a Procida. La Morante, con il suo romanzo, è stata la prima testimonial dell’isola ed ha fatto conoscere Procida in tutto il Mondo. Ricordiamo con emozione quando, ragazzini, con la testa piena di sogno vedemmo il film in bianco e nero girato dal regista Damiano Damiani e tratto dall’omonimo romanzo.

Negli anni più belli dell’era socialista procidana, da una bella intuizione dei giovani intellettuali, nasceva appunto il premio dedicato alla grande scrittrice del novecento italiano.

Erano gli anni in cui si tentava di ribaltare l’economia dell’isola trasformando i procidani da grandi navigatori ad albergatori. Insomma l’isola del mare tentò di trasformarsi in un isola turistica con il risultato che tutti possiamo vedere. Il mare, solo il mare, è la risorsa per noi procidani. Il forte incremento delle iscrizioni all’Istituto Nautico per l’anno scolastico 2012-2013 ne sono la dimostrazione lampante.

Ritorniamo al premio: esso ha avuto negli anni alti e bassi, con varie controversi, anche di carattere legale, su cui però preferiamo sorvolare. Quest’anno del centenario, forse, il premio non si farà. Un’avvisaglia si è avuta una ventina di giorni fa, quando al Comune, sono arrivati i primi libri (Marsili editore) che ambivano a partecipare al concorso. Al Comune, per giorni, questi libri sono stati oggetto di quiz: cosa sono questi libri? Si chiedevano gli addetti. Il tutto si è risolto grazie all’intervento di un noto giurato del premio che ha svelato l’arcano all’assonnato impiegato di turno nella segreteria dell’Assessore alla Cultura, il desaparecidos avv. Enrico Scotto di Carlo.

A tutt’oggi non c’è un bando di concorso, né un’idea, né uno sponsor per allestire un premio. La scusa è quella solita: non ci sono soldi!!!

Ma allora, ci chiediamo, a cosa servono questi assessori? Con i loro modesti stipendi, se non ci fossero, si potrebbero alimentare altro che premi.

Già altre volte, con immenso dispiacere, abbiamo fatto notare come solo alcuni assessori e qualche delegato sia effettivamente produttivo. Non c’è, per dolorosi motivi, l’assessore al turismo, che pur aveva suscitato tante speranze così come non c’è l’assessore ai lavori pubblici. Insomma ci vorrebbe un rimpasto ma il Sindaco sembra non avere nessun potere decisionale legato com’è politicamente a vecchi patti elettorali che deve onorare.

Molti procidani si chiedono se questi sacrifici non servano solo ad uccidere noi stessi, in quanto, anche la cultura, si avvicina ad esalare l’ultimo respiro.

Sempre muta e prima di idee l’opposizione che non riesce a proporre niente di sensato: l’etica, certo, ma come risolvere i problemi?

Questi giorni, su un sito web, divampa la polemica sterile sulla Processione del Corpus Domini cosa che rende l’idea del livello cui è giunto il dibattito sociale e politico.

A Napoli, poi, si è insediato da pochi giorni il nuovo Procuratore della Repubblica Colangeli. Chissà che non riesca a puntare un faro sul Comune di Procida e spezzare la catena dei “Poteri Forti”, noi lo speriamo.

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4 commenti

  1. Dir. Gennaro Cibelli

    Da quando si apprende e’ in forse tutto: Sagra del Mare, Premio Elsa Morante. Non ci sono finanziamenti? Non credo, comunque fosse, visto appunto l’ingiustificata e palese inoperosita’ della stragrande maggioranza dei nostri assessori, che ostinatamente continuano ad essere incollati alle poltrone, come appunto suggerisce l’autore dell’articolo, si potrebbe pensare ad investire i loro “miseri” stipendi ingiustamente versati da noi contribuenti, e poi non casca il mondo se anche il Sindaco o gli assessori definiti operativi donassero qualche mensilita’a favore di una giusta causa. A proposito Sig. Onorevole e Presidente del Consiglio Comunale, perche’ anche Lei non rinuncia ad un consistente mesetto di spipendio da parlamentare e lo investe magari a favore di una giusta causa, visto che ha sempre affermato che la Sua azione politica e’ stata sempre orientata nell’interesse di Procida?

  2. Luisa Ambrosino

    caro direttore,
    è vero quello che dice. Però anche i ricchi marittimi come lei potrebbero dare qualcosa visto che dite di amare tanto l’isola ?
    Io l’anno scorso ad un’associazione ho offerto 40 pasti gratis durante un evento. E lei che beve noci di cocco sulle spiagge ?

    Grazie

  3. Dir. Gennaro Cibelli

    Gentilissima Signora Ambrosino,

    credo ci sia una grossissima differenza tra lo stipendio di un marittimo e quello EXTRA percepito dai nostri politici, che comunque durante il loro periodo elettivo continuano a svolgere anche la propria attivita’professionale,e questo non lo dimentichi non e’ assolutamente concepibile. Figuriamoci gli stipendi di tutti coloro che tengono solo alla poltrona e, nel nostro caso a quanto pare abbondano.
    Quanto a donazioni, chi le dice che lo scrivente non si adopera a riguardo; a differenza sua pero’credo non sia necesario sbandierarlo ai quattro venti. Non solo, deve sapere inoltre che come tanti miei colleghi, lavorando all’estero iniettiamo moneta nuova sul mercato a differenza invece di tutti coloro che lavorando sul territorio, loro malgrado, fanno solo girare moneta riciclata, e se per caso si sfoglia qualche appunto di economia vedra’ che il tutto e’ gia’ per se un contributo positivo che involontariamente offriamo.
    Quanto alle noci di cocco, sicuramente non devo dar conto ne a lei ne a nessuno, se dopo sei sette lunghi mesi di imbarco vado in vacanza con la mia signora, non sottraggo nulla a nessuno, anzi se vogliamo comunque e’ un’altro modo per far girare moneta. Comunque per sua informazione era in Kenya lo scorso novembre ed il costo della stessa e’ stato circa 10000 euro! Moneta onestamente guadagnata sull’acqua salata in generale, e quella molto salata dei mari infestati di pirati!

  4. Dir. Gennaro Cibelli

    Gentile sig.ra Ambrosino, stamani non ho potuto continuare nella mia replica a causa di un problema di collegamento al server per dirle inoltre che vorrei tanto conoscere una filantropa come lei. E’ di Procida? Dove abita? Vorrei scambiare quattro chiacchiere con lei magari tramite posta elettronica, senza affollare questo blog delle nostre opinioni. Il mio indirizzo mail è gennarocibelli2@virgilio.it. Spero davvero che esistano filantropi come lei sulla nostra isola, ma l’esperienza mi dice che molte volte nei blog ci sono dei mentecatti procidani “senza palle” che offendono il prossimo senza uscire allo scoperto, ma che si nascondono vigliaccamente dietro pseudonimi. Persino sulla carta stampata procidana si leggono certi nomi assurdi accabi, sferzetti, asile conte, bla bla. L’ultimo blogger in ordine di tempo fu un certo giuseppe ragosta su procida.blogolandia. L’ho smascherato e non ha avuto più il coraggio di replicare. Spero che dopo maria ambrosino, antonio lubrano, giuseppe ragosta, non siamo alle solite.

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